Scuola, autonomia, libertà - la controriforma non passerà

Hanno partecipato alla manifestazione: le associazioni genitori A.Ge., A.Ge.S.C., Sindacato delle Famiglie, Famiglie per l’accoglienza, Forum Lombardo delle Associazioni familiari, l’associazione degli insegnanti Diesse Lombardia, l’associazione dei dirigenti scolastici Disal, il Comitato Politico Scolastico non statale, Com. Regionale Lombardo Aninsei, CSL - Consorzio Scuole e Lavoro, A.E.F. Lombardia, FOE - Federazione Opere Educative, Compagnia delle Opere e gli operatori, studenti e famiglie che aderiscono al Manifesto per la Formazione Professionale.
Fonte:
CulturaCattolica.it
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“SCUOLA, AUTONOMIA, LIBERTÀ - LA CONTRORIFORMA NON PASSERÀ”. Gridavano ieri, i genitori, gli insegnanti, i giovani, riuniti davanti al Pirellone, sede della Regione Lombardia.

Tutti radunati in difesa della legge 19/2007 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia” e contro il ricorso del Consiglio dei Ministri.
L’altolà del Governo alla legge regionale, ricorda il vecchio metodo “punirne uno per educarne cento”.
I rappresentanti delle associazioni dei genitori e Massimo Ferlini vicepresidente della CDO, hanno denunciato l’intimidazione del Governo nei confronti di quanti intendano imitare Roberto Formigoni.

Il Ministro Fioroni in più occasioni si è detto a favore dell’autonomia della scuola e della responsabilità educativa della società civile, parole, perché i fatti parlano chiaro e non mentono.

Roberto Formigoni ha affermato: “La Regione Lombardia sta realizzando i presupposti per una risposta all’emergenza educativa che attraversa la scuola in questo momento. Siamo consapevoli di non poterla esaurire: così come non è lo Stato che educa, nemmeno la Regione deve farlo. La vera leva dell’innovazione nella scuola è riconoscere che all’ente di governo spetta solo la regolazione e non la gestione del sistema, lasciando la più completa autonomia - anche finanziaria e di reclutamento del personale - alle istituzioni scolastiche e formative. Per questo mi oppongo, con l’appoggio del Consiglio regionale, di tante associazioni, movimenti e dei soggetti responsabili della educazione e istruzione oggi convenuti a questa manifestazione, a questa decisione del Governo che - senza motivazioni e con furore ideologico - mortifica la libertà e la responsabilità delle famiglie. Insieme auspichiamo un rapido pronunciamento della Consulta, che ci permetta di continuare a lavorare nella direzione richiesta da migliaia di famiglie e insegnanti”.

Mariella Ferrante, presidente dell’Associazione di docenti Diesse Lombardia, ha sottolineato: “Che in questi tempi di antipolitica, i genitori, gli insegnanti, gli studenti scendano in piazza così numerosi in difesa della legge regionale è sintomo di un disagio grave a cui si vuol rispondere con una reale assunzione di responsabilità. Ce lo devono però permettere e non ridurre l’autonomia delle scuole a gestione decentrata di decisioni prese a Roma o pretendere che le Regioni non esprimano fino in fondo le loro potenzialità, come chiaramente stabilito dal Titolo V della Costituzione.”

E’ questo infierire dello Stato, su ogni scelta autonoma delle Regioni in questo caso, ma anche dei cittadini, questo desiderio di prevaricare, dirigere, pianificare la vita dei cittadini “dalla culla alla tomba” di lontana memoria, che oltre a ridurre il paese ad un insano immobilismo, esaspera i cittadini, sino a far assurgere a capo popolo il primo Grillo che passa.