Associazione Cultura Cattolica

Codice Da Vinci: una critica

"Calunniate, calunniate, qualcosa resterà" (Voltaire)
Autore:
Bergamino, Paolo
Fonte:
CulturaCattolica.it

Ogni lettura lascia una traccia, un segno seppur piccolo che sia nella memoria, sia a livello conscio e razionale (soprattutto se la lettura è interessante e ci ha insegnato qualcosa), sia a livello inconscio restano come una lontana reminiscenza, che tuttavia fa parte del nostro essere; quindi occorre scegliere con attenzione ciò che si legge.
Chi non lo ha letto e ha solo sentito parlare del successo internazionale del romanzo di Dan Brown "IL CODICE DA VINCI" (Mondadori 2004), sappia che non è una lettura costruttiva, bensì un abominio di calunnie contro la Chiesa e contro Cristo. Come riporta il giornalista Tomas Roeser sul Chicago Sun Times «Nella nostra società "corretta" una dichiarazione razzista, antisemita, contro omosessuali, o le donne può squalificare uno scrittore per molto tempo; ma non succede così con gli insulti a Cristo e ai suoi discepoli. Paradossalmente scrivere un lungo libro su una cospirazione cattolica piena di falsità garantisce abbondanti vendite e notorietà».

Per poterne parlare riporto, aiutato dal prof. Marco Fasol, la trama del romanzo:
Jacques Saunière, uno studioso, curatore del Louvre, è vittima di un misterioso assassino all'interno del Museo. La vittima ha lasciato una serie di indizi, a partire dalla posizione che è riuscito ad assumere nell'agonia, posizione che è quella del celebre uomo vitruviano del Codice da Vinci. Il racconto si snoda, avvincente ed imprevedibile, attraverso una lunga notte di omicidi e inseguimenti rocamboleschi, da Parigi a Londra. Il punto chiave degli indizi è l'interpretazione dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, in cui la figura alla destra di Cristo non rappresenterebbe il discepolo prediletto, bensì Maria Maddalena e la gerarchia della Chiesa, lungo la sua storia, avrebbe intenzionalmente occultato quanto è riferito dal Vangelo gnostico e apocrifo di Filippo, che parla di un matrimonio tra Gesù e la Maddalena (simboleggiata nella leggenda medievale del "Santo Graal" del sangue di Cristo). Secondo Brown era Cristo stesso che aveva designato la Maddalena a succedergli alla guida della Chiesa. La discendenza di Cristo e Maddalena si sarebbe prolungata, in incognito, lungo la storia, attraverso la dinastia dei Merovingi e poi – a partire dal 1090 in Terra Santa - attraverso il Priorato di Sion, una setta segreta che pratica orge sessuali rituali, depositaria del segreto del santo Graal. Questa setta si è prolungata lungo la storia, annoverando tra i suoi adepti personaggi del rango di Leonardo, Newton, Hugo. L'opposizione agli ultimi eredi del Priorato è guidata dal vescovo Manuel Aringarosa, dell'Opus Dei, che ingaggia un ex killer convertito, Silas, affinché recuperi dai capi del Priorato di Sion il cryptex (un piccolo cilindro di pietra) contenente il segreto su Gesù e Maddalena. L'inseguimento sulla base degli indizi da decodificare è condotto dai due protagonisti che guidano il lettore attraverso i meandri del racconto: Robert Langton, un professore di Harvard che aggiorna continuamente il lettore sulle sensazionali "scoperte storiche" occultate dalla Chiesa nei secoli, e l'avvenente criptologa e investigatrice della polizia francese, Sophie Neveu, di cui lo studioso assassinato all'inizio era il nonno. Quest'ultima scoprirà così, alla fine, di essere la discendente di Gesù e Maddalena.

Il pericolo è che il lettore, che spesso non vaglia fino in fondo ciò che sta leggendo, possa prendere le affermazioni del romanzo come fatti plausibili ed attendibili, minando la poca o fragile formazione religiosa che porta dentro se stesso.
Per tale motivo sono doverose delle riflessioni.
"Calunniate, calunniate, qualcosa resterà" (Voltaire). Pur essendo un romanziere e non uno storico, né un teologo, tuttavia Brown è riuscito ad insinuare il dubbio e il sospetto su Cristo e sul suo messaggio, soprattutto nei lettori che non hanno una specifica preparazione. Brown ha messo in bocca ai suoi personaggi calunnie vergognose su Gesù Cristo, la Chiesa cattolica, l'Opus Dei, la storia del cristianesimo menzognero, violento e sanguinario … ponendosi al riparo dalle accuse di diffamazione, premettendo una dichiarazione d'innocenza: «questo libro è un'opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell'autore». Ciononostante a pagina 9, in apertura del romanzo, aggiunge che «Tutte le descrizioni di opere d'arte e architettoniche, di documenti e rituali segreti contenuti in questo romanzo rispecchiano la realtà». «Il Codice Da Vinci è inesatto fin nei piu' piccoli particolari. Di per sé il libro è un attacco al cristianesimo.» [Frank Wilson sul Pittsburg Post-Gazette]. «…I riti che descrive sono il frutto di un miscuglio di racconti immaginari...» [Cynthia Greiner sul Weekly Standard].
Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi Nuove Religioni, in un recente saggio "Gli Illuminati e il Priorato di Sion" edito da Piemme, ci svela, con dettagliati dati alla mano, che il romanzo non è altro che un cumulo di invenzioni, datazioni erronee, scopiazzature di documenti a loro volta inventati.
Tutto ciò è risaputo oggi giorno, ma i mass-media continuano a far finta di niente. Come scrive Franco Cardini su Avvenire: «Su tutto quest'intrico di brutte favole si è fatta da tempo piena luce, […] gazzettieri e televisionari continuano a impestarci con queste ridicole storie. E le prove documentarie, la filologia, le denunzie per falso, nulla scalfisce questo monumento all'imbecillità e al cattivo gusto».
Potrei andare avanti fornendo citazioni di autorevoli pensatori e scrittori che dimostrano con "documenti storici" che le presunte verità storiche del romanzo non sono che falsità, ma al di là di tutto ciò è doveroso ribadire che il libro è un affronto a Cristo, a Colui che ha vinto la morte, donando la propria vita sulla croce, riscattando il nostro peccato. Nel libro viene visto solo con occhi umani, ciechi ai suoi insegnamenti: Brown sembra dirci: "…guardate che il vostro Cristo, il Re dei giudei è morto, si è goduto la vita con la Maddalena; che la vostra Chiesa non è altro che un cumulo di falsità, di menzogne; che chi sa viene ucciso, emarginato…" Si sa che il Demonio è menzognero e padre della menzogna e i suoi seguaci non possono che fare altrettanto.
Nella prospettiva di vedere tutto nella visione positiva di Cristo, (OMNIA IN BONUM) che trae bene anche dove vi è solo male, se il romanzo ci ha suscitato delle domande sui fondamenti della nostra fede e ci ha stimolato a rivisitare i Vangeli apocrifi per confrontarli con quelli autentici, allora si può anche affermare che il "Codice" è divenuto addirittura uno strumento per recuperare e rafforzare il nostro patrimonio cristiano.