Condividi:

2018 10 31 NIGERIA - Rapite cinque suore nel sud-est della Nigeria, altre due ferite INDIA - Nella provincia più popolosa del mondo, picco di violenza anticristiana

Fonte:
CulturaCattolica.it

NIGERIA - Rapite cinque suore nel sud-est della Nigeria, altre due ferite

Rapite cinque suore delle Missionarie di Marta e Maria, un ordine religioso della diocesi di Issele-Uku, nello Stato del Delta nel sud-est della Nigeria.
Secondo notizie pervenute all’Agenzia Fides, il 25 ottobre alcuni uomini armati hanno intercettato il veicolo delle religiose che stavano tornando da una cerimonia funebre nei pressi di Agbor, 25 miglia ad ovest di Issele-Uku.
I banditi hanno sparato alcuni colpi d’arma da fuoco per fermare la vettura delle suore e almeno due religiose sono state raggiunte alle gambe da alcuni proiettili. I banditi si sono quindi allontanati portando con loro cinque religiose.
Contattato dalla stampa locale, un sacerdote della diocesi di Issele-Uku, ha dichiarato: “Pregate per il rilascio delle cinque suore catturate ad Agbor, e per le due altre sorelle che erano nello stesso veicolo che sono state colpite alle gambe”.
Il rapimento delle religiose è solo l’ultimo di una serie di episodi analoghi che da tempo si verificano nello Stato del Delta e in altre zone del sud-est della Nigeria. Un sacerdote della stessa diocesi delle suore rapite, quella di Issele-Uku, è stato persino rapito due volte. P. Andrew Anah, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Obomkpa era stato infatti rapito per la seconda volta il 5 giugno per poi essere rilasciato ai primi di luglio. P. Anah era stato rapito una prima volta nel 2017, ed era stato liberato dopo alcuni giorni. (L.M.) (Agenzia Fides 30/10/2018)

INDIA - Nella provincia più popolosa del mondo, picco di violenza anticristiana

Nell Uttar Pradesh, lo stato più popoloso del Nord dell’India, e considerata la divisione amministrativa il più popoloso al mondo, si assiste a una violenza contro i cristiani che tocca un picco altissimo. “Siamo una minoranza nella popolazione indiana, ma sembra che la nostra presenza, in questo stato, venga considerata una minaccia per l’agenda nascosta di gruppi estremisti”, afferma all’Agenzia Fides p. Manoj Nayak un prete cattolico dell’Uttar Pradesh.
Lo stato è guidato da un alto sacerdote indù che ha scelto la carriera politica, il primo Ministro Yogi Aditya Nath.
“La violenza si registra soprattutto nel distretto che è un collegio elettorale parlamentare del primo Ministro, Narendra Modi: Jaunpur ha una minuscola popolazione cristiana, lo 0,11% su una popolazione totale di oltre 180mila abitanti”, rileva o A.C .Michael, leader cristiano, ex membro della Commissione per le Minoranze.
Leader cristiani protestanti vengono presi in custodia dalla polizia sulla base di false accuse di conversione forzata. Gli episodi si susseguono. I cristiani a Jaunpur ora vivono nel terrore, e non organizzano nemmeno le preghiere nelle proprie case. Solo nel mese di settembre, l’Uttar Pradesh ha assistito a 25 incidenti anticristiani, di cui 20 a Jaunpur. Complessivamente, dal gennaio 2018, nello stato si sono verificati 59 su 190 episodi di violenza contro i cristiani in India.
Gli attacchi continuano a intimidire la popolazione cristiana del paese che ama la pace. “E’ preoccupante perché questa violenza attenta ai pilastri democratici dell’India. Le istituzioni governative e i mass media ignorano questi attacchi sistematici sui cristiani”, rileva l’attivista. “E il potere giudiziario ha fallito, dato che vi sono giudizi pendenti per oltre 200 casi di false accuse di conversione in vari tribunali dell’India” conclude Michael. (PN) (Agenzia Fides 25/10/2018)

Vai a "Cristiani perseguitati. Memoria e preghiera"