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La vittoria sul demonio

Autore:
Oliosi, Don Gino
Fonte:
CulturaCattolica.it
La libertà dalla paura dei demoni portata dal cristianesimo

In occasione del IX Convegno Internazionale degli esorcisti a Collevalenza dal 14 al 18 luglio 2008 risuonano profetiche e ammonitrici le parole dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, oggi papa Benedetto XVI: “La cultura atea dell’Occidente moderno vive ancora grazie alla libertà dalla paura dei demoni portata dal cristianesimo. Ma, se questa luce redentrice del Cristo dovesse spegnersi, pur con tutta la sua sapienza e con tutta la sua tecnologia, il mondo ricadrebbe nel terrore e nella disperazione: ci sono segni di questo ritorno di forze oscure, mentre crescono nel mondo secolarizzato i culti satanici”.
Perché oggi si irride chi parla di Satana e dell’Inferno, di esorcismi e di preghiere di liberazione ma si affollano come non mai maghi e astrologhi, sette sataniche ed esoteriche?
Possiamo affermare che, grazie alla presenza ecclesiale, sacramentale della Persona di Gesù Cristo risorto e alla sua potenza operante nella preghiera di liberazione e negli esorcismi, la cultura dell’Occidente è stata liberata sia dalla paura, sia dal dominio dei demoni che Egli è venuto a debellare e a sconfiggere. Chi vuole che non si parli più di Satana e di diavoli, di preghiere di liberazione e di esorcismi, anzi che non vengano più praticati, data la cultura secolarizzata, in realtà favorisce nuovamente il diffondersi di una cultura di paura e di dominio di Satana, dal quale Cristo è venuto a liberarci insegnandoci a pregare ogni giorno, soprattutto nella celebrazione eucaristica: non indurci, non abbandonarci nella tentazione, liberaci dal Male-Maligno. Nella preghiera di liberazione di tutti i sacramenti, della confessione in particolare, negli esorcismi sacramentali, il potere delle tenebre è annientato da Colui che è la vera luce e la vera pace del mondo. Ecco perché la preghiera di liberazione, l’attività esorcistica è per Gesù un’attività di estrema importanza: sciogliendo l’umanità dalla schiavitù di Satana, Cristo che era esorcista e il Vangelo documenta numerose liberazioni che egli ha operato a beneficio degli indemoniati dando agli apostoli il potere di cacciare i demoni, dimostra, infatti, di essere il Signore della vita attraverso il dono di Lui risorto cioè lo Spirito santo, immagine dello splendore del Padre, il Liberatore e il Redentore degli uomini. Questa è la visione obiettivamente cristiana della vita di ogni uomo e della storia; “ora - scrive mons. Luigi Negri nella Prefazione al libro di Francesco Bamonte Gli Angeli Ribelli che consiglia a tutti, ai sacerdoti in particolare -, non c’è concezione cristiana esatta della vita dell’uomo e della storia cristiana se si oblitera un particolare fondamentale come quello del centro dell’opposizione all’avvenimento di Cristo che permane nella storia, non più certo, con la possibilità di vincere che ha avuto prima dell’incarnazione del Signore, ma per la possibilità che egli largamente esercita di contestare e rendere difficoltosa l’affermazione della gloria di Cristo risorto nella storia… Con la paura del devozionismo, dello psicologismo, del riduzionismo spirituale … noi corriamo il rischio di perdere la natura profonda e cattolica della fede e di non averne una visione adeguata; proprio l’assenza di questa visione adeguata ci rende poi particolarmente vulnerabili nei confronti della storia. Non è un caso che sia questa difficoltà di tipo culturale ad avere chiaro il valore di Satana e della sua azione contro Cristo e contro il mondo, che rende poi il popolo cristiano così subalterno a questo tremendo proliferare di sette deviate, di forme deviate di cristianesimo fino a un satanismo a buon mercato che comunque è un satanismo che si sta diffondendo a larghissime ondate e che condiziona certamente la vita dei giovani italiani, almeno tanto quanto la tradizione cristiana”. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che l’esistenza degli angeli e dei demoni “è una verità di fede”. La testimonianza della Sacra Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione (CCC 328). Il Magistero ecclesiastico su questi problemi è stato capace di conservare una continuità dinamica o Tradizione, valorizzando argomentazioni diverse e una straordinaria unità intellettuale e morale come ha saputo sintetizzare C. Vagaggini ne Il senso teologico della liturgia, pp. 303-304: “Concretamente e storicamente parlando, il male morale e fisico si è abbattuto sull’uomo non già per semplice effetto della sua disobbedienza, ma per effetto della volontà dell’uomo stesso dietro l’istigazione e l’influsso di Satana. Il peccato si colloca non nella cornice di una generica lotta tra il bene e il male, ma nello scontro tra Dio e Satana, tra il regno di Dio e il regno di Satana. Lo stato di spoliazione dei beni della grazia e dei doni preternaturali, in cui l’uomo è caduto per influsso di Satana, è uno stato di vero peccato, di vera avversione a Dio e di schiavitù sotto la potestà di Satana. Ogni conseguenza del peccato, alla quale tuttora noi sottostiamo, è sempre esercizio del potere di Satana sopra il mondo e sopra di noi. Tale signoria si evidenzia non solo nei nostri peccati personali, ma anche in tentazioni di ogni sorta, in persecuzioni, tribolazioni, influssi nocivi degli elementi infraumani, infortuni, malattie di ogni genere, morte. Nell’infinita scala dei mali fisici, psichici, morali, che noi subiamo, e a cui è sottoposto il mondo, si manifesta effettivamente l’influsso di Satana, il suo potere, la sua lotta incessante contro il regno di Dio. L’uomo, in virtù della grazia e dei doni preternaturali, nel paradiso terrestre godeva dell’immunità da tutti questi mali. La stessa redenzione di Cristo ci ridona la grazia, ma non ancora i doni preternaturali; ci reintegra nuovamente sin d’ora nelle file del regno di Dio, ma non ci sottrae ancora alla lotta e al possibile influsso di Satana e dei suoi “satelliti”. Tale influsso si esercita ogni volta che ci colpisce un qualsiasi male, fisico o morale. La nostra lotta non è solo contro la carne e il sangue, ma - ci ricorda san Paolo - anzitutto contro Satana e contro gli spiriti ribelli, che operano anche attraverso le molestie che la carne e il sangue ci infliggono. Dietro ogni male fisico e morale che ci colpisce si cela effettivamente l’influsso personale di Satana”.
Da parte di chi esercita il ministero dell’esorcismo come di chi parla e scrive sull’esorcismo c’è il rischio, analogo alla riduzione individualistica moderna della speranza cristiana, di restringere l’azione di Satana e dei suoi diavoli sugli effetti personali senza l’attenzione sulla storia, soprattutto oggi. Nel momento in cui san Giovanni scrisse l’Apocalisse il potere senza grazia, senza amore, dell’egoismo assoluto, del terrore, della violenza di Satana, del Dragone, come egli lo chiama, si inseriva nel potere degli imperatori romani anticristiani, da Nerone a Domiziano. “Vediamo - ha osservato Benedetto XVI nell’omelia dell’Assunta del 2007 - di nuovo realizzato questo potere, questa forza del dragone rosso nelle grandi dittature del secolo scorso: la dittatura del nazismo e la dittatura di Stalin avevano tutto il potere, penetravano ogni angolo, l’ultimo angolo. Appariva impossibile che, a lunga scadenza, la fede potesse sopravvivere davanti a questo dragone così forte, che voleva divorare Dio fattosi bambino e la donna, la Chiesa. Ma in realtà, anche in questo caso alla fine l’amore fu più forte di lui. Anche oggi esiste il dragone in modi nuovi. Esiste nella forma di ideologie materialiste che dicono: è assurdo pensare a Dio; è assurdo osservar i comandamenti di Dio; è cosa del tempo passato. Vale soltanto vivere la vita per sé. Prendere in questo breve momento della vita tutto quanto ci è possibile prendere. Vale solo il consumo, l’egoismo, il divertimento. Questa è la vita. Così dobbiamo vivere. E di nuovo, sembra assurdo, impossibile opporsi a questa mentalità dominante, con tutta la forza mediatica propagandistica. Sembra impossibile oggi ancora pensare a un Dio che ha creato l’uomo e che si è fatto bambino e che sarebbe il vero dominatore del mondo. Anche adesso questo dragone appare invincibile, ma anche adesso resta vero che Dio è più forte del dragone, che l’amore vince e non l’egoismo”. Solo questa fede libera, salva.
Avere chiaro culturalmente il ruolo di Satana e della sua azione contro Cristo su ogni persona e sulla storia, pregare sapendo e pensando cosa significa non abbandonarci alla tentazione, liberaci dal Male-Maligno a livello personale e storico, vuol dire evitare di cadere nel terrore e nella disperazione e liberare il mondo secolarizzato da un satanismo a buon mercato e i giovani da un condizionamento pericoloso nell’ambito educativo.

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