Oh Madonna, tu sei la sicurezza della nostra speranza!
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In questo tempo drammatico, in cui il pericolo della epidemia (ora già diventata pandemia) ci fa vivere una situazione assolutamente nuova e non riconducibile ad esperienze di altri tempi, siamo condotti a interrogarci su di noi, sulla vita, nel timore, poi non troppo lontano, della morte. Penso che ognuno di noi abbia, tra conoscenti, Dio non voglia, pure parenti, persone gravemente ammalate di Coronavirus, quando non morte per quella patologia.
Solo un Dio ci potrà salvare, pensiamo con le parole postume di un filosofo. E sappiamo che questo non può non fare i conti con quanto coloro che sono in prima linea per combattere l’infezione ci suggeriscono: distanza, «clausura» assoluta, con chiusura di tutti quegli spazi di incontro che ci sono tanto cari e utili, impossibilità di continuare una vita sociale ordinaria, addirittura l’impossibilità per chi crede di partecipare alle Messe, e una gran quantità di indicazioni che ogni giorno sembrano sempre più fare di noi degli isolati.
Chissà se questo ci farà ritrovare l’intensità dei rapporti familiari, se l’astinenza da tante consuetudini ci permetterà di riscoprire quello che è essenziale per vivere? Questo tempo «ristretto» è iniziato con la Quaresima e sembra che la «quarantena» in qualche modo possa assomigliarle. E chi ha frequentato la s. Messa ha ascoltato la chiara affermazione di Gesù: «Non di solo pane vive l’uomo» e forse questo ha fatto ricordare quella pagina di Solženicijn in Reparto C in cui un protagonista si poneva questa domanda: «Di che cosa vivono gli uomini?».
Vivo in un piccolo paesino delle Marche, vicino a San Marino, e nella mia chiesa, antichissima, costruita nel 1531, anno della apparizione della Madonna a Guadalupe, c’è un bellissimo quadro della «Madonna dei soldati». Rovistando nelle soffitte abbiamo trovato le carte in cui erano scritti i nomi dei soldati che erano partiti per la Grande Guerra (quella del ’15-18) e che si erano affidati alla sua protezione.
I vecchi del paese ci hanno raccontato che per l’intercessione di Maria SS. Sono tornati tutti a casa alla fine della guerra.
Allora ci siamo invitati tutti a pregare la Madonna dei soldati, di fronte a questa venerata immagine, per chiedere la protezione Sua in questo tempo di Coronavirus.
E, come ci ha insegnato don Giussani, crediamo che «Oh Madonna, tu sei la sicurezza della nostra speranza!»