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Nuove gravi tensioni in Venezuela

Fonte:
CulturaCattolica.it
Riceviamo e pubblichiamo questa accorata lettera dal Venezuela

Carissimi amici di CulturaCattolica,
La situazione in Venezuela si fa di nuovo tesa.
Da ieri mattina (14 gennaio 2009, ndr) sono iniziate le proteste degli studenti delle diverse università di Caracas, mentre l'Assemblea Nazionale stava approvando, in seconda e ultima discussione, la domanda e la data del referendum per l'emendamento alla costituzione, il quale prevede la rielezione illimitata di Chávez e di tutti i funzionari che rivestono cariche pubbliche.
La settimana scorsa Chávez ha "cacciato" tutto il personale dell'Ambasciata di Israele e ha rotto i rapporti con questo paese, in appoggio al popolo palestinese di Gaza.
In diversi documenti inviati in passato, vi ho fatto notare la presenza in Venezuela di militanti di Hezbollah, Hamas, nonché la "preoccupante" amicizia con il presidente dell'Iran.
Il 2008 si è chiuso con un numero di morti superiore a qualsiasi paese in guerra in questo momento (tranne gli ultimi avvenimenti a Gaza!).
Ma il governo ha promosso una legge, la cosiddetta Legge Museruola, per cui i media non possono dire la verità e dare le cifre ufficiali di morti violente.
Chi viene derubato, rapinato e fa la rispettiva denuncia alla polizia, deve presentare una lettera dove dichiara lo smarrimento dei documenti, portafoglio, borsa, etc. In questo modo il governo fa vedere che il tasso di delinquenza é diminuito!
La delinquenza non ci fa più vivere! Io, come tutte le mamme del Venezuela, tremo quando i miei figli escono con gli amici. É un continuo afferrarsi alle preghiere, ai Rosari, all'invocazione della protezione Divina! Ma non possiamo tenere i nostri figli chiusi in casa. Non é lecito e, oltretutto, vogliono uscire.
Tutti siamo un possibile obiettivo per i delinquenti che girano a qualunque ora del giorno in motociclette senza targa, con due persone su una stessa moto, sparando a destra e a manca per togliere borse, farsi dare la macchina, il cellulare, le scarpe da tennis. Usciamo solo con i vestiti, addirittura tenere la fede al dito è un pericolo.
Fare la spesa per i viveri è una vera caccia al tesoro: se non manca il latte, allora è la volta dello zucchero, della farina, dell'olio di mais. (E pensare che eravamo un grande produttore a livello agricolo e che riuscivamo anche a esportare qualche nostro prodotto). Ora siamo costretti a importare tutto! Il carovita è alle stelle. Il popolo è sempre più povero e sono balle le cose che dice Chávez in radio e tv - martedì è stato otto ore di fila a reti unificate! - dove, tra le tante menzogne, ha annunciato che in Venezuela non ci sono più bambini per la strada!
(lettera firmata)

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