Vedere attraverso i battiti
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“Mio padre una volta disse che il vedere di Dio non è il vedere dell’uomo. L’uomo vede solo tra i battiti delle palpebre. Non sa come è il mondo durante i battiti. Vede il mondo a pezzi a frammenti. (…) Possiamo riuscire a vedere Dio?” (C. Potok, Il dono di Asher Lev). Non a caso suor Gloria mette questa frase di Potok, americano di origine ebraica, nell’introduzione del suo ultimo libro “Frammenti di bellezza” presentato martedì scorso in un affollatissimo incontro organizzato da CulturaCattolica.it in collaborazione con il centro Culturale Talamoni e Beth’Or nella sala Decanale di piazza Duomo.
Questa possibilità di vedere non solo attraverso i battiti - dice suor Gloria in un video presentato all’inizio della serata - “ha un nome e si chiama preghiera” e passa anche attraverso l’arte e i Santi. E il libro è un percorso di catechesi, non un libro di catechesi, che attraversa opere di artisti, si va da Giotto a Pier della Francesca da Millet a Dalì da Raffaello a Rembrandt…, e riporta alla testimonianza della vita di suor Maria Maddalena dell’Incarnazione fondatrice delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento.
Su questo libro, introdotti e coordinati da don Gabriele Mangiarotti, fondatore e direttore del sito CulturaCattolica.it, sono stati chiamati a reagire tre persone con storie molto diverse fra loro accomunate apparentemente solo dall’amicizia con l’autrice. Pedro Sarubbi, attore professionista, Fabio Cavallari collaboratore del settimanale Tempi, e Michele Corso presidente di Beth’Or.
Sarubbi ha interpretato la parte di Barabba nel film di Mel Gibson The Passion. “E’ stato un passaggio importante per la mia vita - dice - Ero un uomo che si sentiva realizzato professionalmente e anche umanamente. Ma cercavo qualcosa che non trovavo”. Durante la lavorazione del film, “in verità mi sarebbe piaciuto fare San Pietro”, si è creata una ulteriore inquietudine “ed essendo un vincente, almeno così mi consideravo, questo mi angustiava”. Ha poi raccontato l’incontro con don Gabriele e successivamente una testimonianza nel convento di via Italia e l’incontro con suor Gloria “che mi ha insegnato a guardare dentro l’arte verso il Signore” definita unitamente a don Gabriele “i miei due tutori nel cammino verso la conversione”. Concludendo la testimonianza ha definito “Frammenti di bellezza” un libro “di bellezza smarrente per il modo di scoprire dentro l’opera il bello ed il significato”.
“C’è uno stupore dentro di me - ha esordito Fabio Cavallari - sono qui questa sera a presentare un libro di una suora di clausura e non sono nemmeno credente. Anche le letture cui sono abituato sono altre, saggi politici e cose simili. Perché sono qui?” Paradossalmente ha poi proseguito spiegando la sua presenza proprio sulla domanda. Sulla domanda di fondo che ogni uomo si pone perché? Che senso ha il vivere. Da militante comunista ha poi affermato di considerare il cristianesimo come la forza dinamica di duemila anni di storia. Occorre prendere atto di un fatto che ha segnato l’umanità anche quella che pensa di essere immune o di poterne fare a meno. Un realismo sui fatti che non soffoca la speranza e non scade in sterile utopia. L’urgenza di una domanda di bello e di vero che incontra la stessa domanda fatta da altri uomini e assieme si costruisce un cammino di ricerca.
Preziosa la testimonianza di Michele Corso sul profondo lavoro di approfondimento di fede svolto con le Sacramentine. Catechesi ed adorazione che diventano missione. Teologicamente profonda la riflessione sull’Eucaristia troppo spesso relegata dai teologi alla moda a pura ritualità simbolica privandola della concretezza di Sacramento. Un prezioso richiamo alla concretezza di segni sacramentali in un cammino di educazione alla fede.
Il libro
Maria Gloria Riva. Frammenti di bellezza. Ed. San Paolo, € 14,00
E i siti:
www.culturacattolica.it
www.beth-or.org
www.cctalamoni.net