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Il ghigno di chi non ama la vita

Fonte:
CulturaCattolica.it
URGENTE!!! Firmate l'appello a Napolitano!!!

Sarà perché il riquadro ricorda lo schermo delle televisioni, sarà perché le immagini televisive se viste di rado restano più impresse, fatto sta che alcuni volti degli intervistati sulla vicenda di Eluana Englaro nel tg del 6 febbraio 2009 mi hanno rimandato prepotentemente ad un quadro di Bosch.
Non posso dimenticare il viso, ma dovrei dire il ghigno, dell’avvocato Campeis mentre snobba il decreto legge e si abbandona alla sicurezza della mancata firma di Napolitano. Non posso non associarlo a uno dei tre che confabulano proprio accanto alla bella Veronica con gli occhi chiusi, tutta presa dalla Imago Dei che tiene fra le mani.
Mi ha sconcertato la risata tronfia dell’avvocato! Quand’anche avesse ragione, quand’anche la condanna a morte di Eluana fosse del tutto giustificata e rappresentasse un atto altamente umanitario, come tentano disperatamente di farci credere, com’è possibile ridere così di fronte alla morte? Ricordo alcune anziane della mia infanzia, con i figli persi in guerra e le fedi d’oro bruciate nella furia bellica di Mussolini, parlare con sgomento della fine del Duce, in piazza, appeso e sfigurato alla mercé di scherni e insulti.
E come loro chissà quante migliaia di madri italiane, che pure avevano ragioni da vendere per gioire della “scomparsa” di quel “Duce” abbassavano gli occhi con vergogna di fronte alla morte ignominiosa. E non meriterebbe più rispetto la morte di una innocente come Eluana, colpevole solo di non avere tutte le funzioni cerebrali a posto?
Come non si può non vedere il grottesco ritratto dei nostri caroselli televisivi in questa tavola di Bosch? Eccolo là il notabile pensoso, dall’abito rosso e dal berretto nero, tutto chiuso nel freddo calcolo della ragion di Stato! E quell’altro un po’ più dietro che lo segue a muso duro col bastone della condanna in pugno. Con tutto il rispetto per il nostro Presidente e per il ruolo del Presidente in sé, con tutto il rispetto per il mio paese e le sue istituzioni e le sue cariche, come non si può vedere qui la caricatura di quanti troppo presi dalle ragioni di stato e di politica perdono il contatto vero con la realtà? Come non vedere nell’uomo dal cappello rosso, l’onorevole Fini, mentre misconosce la ragione che è al disopra di ogni altra ragione? Quella ragione e quella realtà, umana e semplice che vedono il buon ladrone, il Cireneo e la dolcissima Veronica.
Come non vedere in Eluana, la Veronica di Bosch? Lei che nella sua impotenza porta impresso nel suo lenzuolo l’immagine di Colui che è il Signore della vita. Lui Cristo, anche oggi, è il centro della storia. Anche questa storia impazzita e stanca, incapace di avanzare di un passo verso la vera civiltà, è dominata dalla Sua Presenza. Cristo domina in coloro che hanno gli occhi chiusi, e la mitezza degli indifesi, come la Veronica, come Eluana.
In Bosch anche Cristo ha gli occhi chiusi, ma li apre laggiù, nell’angolo della tavola, dentro al lenzuolo bianco della Veronica. Lì apre gli occhi e guarda questa umanità intontita. Chissà che il “buon” Beppino Englaro possa giungere a vederlo, sua figlia ne sarebbe contenta. Quel giorno sarà lui, davvero, come gli è stato detto da sinceri amici, a risvegliarsi dal coma.

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