De Saint-Exupéry, Antoine - Cittadella
- Autore:
- Fonte:
Cittadella
Borla
"Signore, quando un giorno riporrai nel granaio la tua Creazione, spalancaci le porte e facci penetrare là ove non sarà più risposto perché non ci sarà più alcuna risposta da dare, ma soltanto beatitudine, chiave di volta degli interrogativi e volto che appaga."
Un libro bellissimo e misterioso. Un abbozzo di romanzo, contenuto nella famosa valigetta che Antoine de Saint Exupéry - autore dell'indimenticabile Piccolo Principe - portava sempre con sé e dalla quale si separò solo una volta: prima di partire per il suo ultimo volo di guerra, dal quale non sarebbe più tornato. Lo si può leggere mille volte e trovarvi sempre qualcosa di nuovo, di inaspettato, di vero. C'è il cammino nel deserto, come metafora della vita; c'è la cittadella, metafora dell'uomo; c'è il padre, metafora di Dio; c'è la sentinella, metafora del profeta; c'è il palazzo del padre e il tempio, metafore della Chiesa. E ancora: l'amore, l'amicizia (lo splendido racconto dei due giardinieri, che chiude il libro), il lavoro e la fatica, il dolore e la morte, la preghiera, il silenzio di Dio, gli uomini d'oggi (materialisti e consumisti, divenuti "bestiame da ingrasso"). Si potrebbero compilare pagine e pagine solo a trascrivere citazioni significative. Con la Bibbia e la Divina Commedia, uno dei pochi libri che porteremmo su un'isola deserta.