Meotti, Giulio - Ippocrate è morto ad Auschwitz. La vera storia dei medici nazisti
- Autore:
- Fonte:

Ci sono dei libri che bisogna leggere, anche se aprono profonde ferite nell’anima. Uno di questi è il volume di Giulio Meotti, Ippocrate è morto ad Auschwitz. La vera storia dei medici nazisti Lindau Editore.
È un racconto che ci mostra in azione un progetto di sterminio dell’uomo, in nome della scienza e del bene dell’umanità, compiuto senza rimorsi, e preparato da una cultura che ha elaborato il principio di «vita non degna di essere vissuta» e che permane ancora oggi nella pratica di chi ha ucciso Charlie Gard, Alfie Evans e… un numero elevato di piccoli e grandi soggetti la cui vita, ora e non allora, non è stata considerata degna di essere vissuta.
Alla domanda della IV pagina di copertina sembra di dovere rispondere drammaticamente con la trasformazione che il «Giuramento di Ippocrate», nella sua vesta attualizzata, ha subito nella «Dichiarazione di Ginevra».
Questa la presentazione del libro, con le sue drammatiche domande:
Come hanno potuto questi titolari di cattedre, autori di ricerche straordinarie, decine e decine di medici che avrebbero fatto la storia della scienza nel '900, tradire il giuramento di Ippocrate e distruggere così tante vite umane per il loro «bene» e per il «bene» della medicina? E cosa rappresenta quella storia indicibile per noi? Perché la esorcizziamo ripetendoci che erano solo dei «mostri»? Condannare non è sufficiente. Quei medici e scienziati non erano dei sadici o dei pazzi, ma dei luminari, medici dal curriculum impeccabile, ricercatori stimati, accademici con cattedre di prestigio, scienziati noti in tutta Europa.
E qui la versione originale della «Dichiarazione di Ginevra» e la sua stesura «emendata» (come si trova su Wikipedia):
L’originale dichiarazione di Ginevra recita: | La dichiarazione di Ginevra, per come è stata attualmente emendata, recita: |
---|---|
Nel momento di essere ammesso come membro della professione medica
| Nel momento di essere ammesso come membro della professione medica
|