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2013 03 06 Europa Libia Madagascar India

Fonte:
CulturaCattolica.it

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Momenti di preghiera in Pakistan e nel mondo per ricordare Shahbaz Bhatti, il ministro cattolico per le Minoranze, ucciso due anni fa a Islamabad. Impegnato fin da giovane per la difesa non solo dei cristiani ma di tutte le minoranze religiose presenti nel Paese, Bhatti venne ritenuto “colpevole” negli ambienti dell’estremismo islamico di volere la revisione della Legge sulla blasfemia, quella norma che ha colpito moltissime persone e tiene in carcere ormai da 1353 giorni Asia Bibi, la donna cristiana madre di 5 figli.

^&1 Marzo 2013
^&Il sociologo Introvigne denuncia l'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani che si traducono in atti vandalici contro le chiese e simboli religiosi
«C'è un'ondata di crimini d'odio contro i cristiani e la Chiesa Cattolica in Europa». Lo afferma in una nota il sociologo torinese Massimo Introvigne, responsabile dell'Osservatorio della Libertà Religiosa istituito dal Ministero degli Esteri, citando dati che l'Osservatorio dell'Intolleranza e Discriminazione contro i Cristiani di Vienna ha trasmesso oggi all'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), che sta preparando il suo rapporto annuale sui crimini d'odio.
«Nel 2011 - spiega Introvigne - sono stato io stesso Rappresentante dell'OSCE per la libertà religiosa e ho organizzato un vertice OSCE a Roma, dove si è denunciato il rischio che dalla semplice intolleranza e discriminazione l'avversione contro il cristianesimo e la Chiesa passi a esprimersi in veri e propri crimini d'odio, una categoria riconosciuta e punita dalle convenzioni europee».
«Ora - prosegue Introvigne - ci siamo. Il rapporto presentato oggi all'OSCE elenca e documenta 67 casi di crimini d'odio anticristiani in Europa negli ultimi dodici mesi, che possiamo dividere in tre categorie. Sei casi si riferiscono ad attacchi vandalici contro chiese di cui sono responsabili gruppi ultra-fondamentalisti islamici. Quindici casi si riferiscono ad aggressioni fisiche contro cristiani impegnati nella lotta contro l'aborto o ostili al matrimonio omosessuale. La grande maggioranza dei casi, 46, è costituita da attacchi genericamente anticristiani contro chiese, cappelle, statue e qualche volta contro sacerdoti. La casistica è impressionante: si va da statue della Madonna e di San Giuseppe decapitate a Fréjus, in Francia, il 26 dicembre 2012 a tre chiese bruciate nella stessa notte del 23 dicembre 2012 ad Amstetten in Austria, dall'incendio di una storica croce del XVII secolo a Strujan, in Slovenia, nello scorso maggio alla distruzione delle vetrate di diverse chiese a Duisburg, in Germania, in febbraio».
«L'OSCE - conclude Introvigne - suona l'allarme da anni. Questi incidenti sono troppi perché si possa ridurli a semplice teppismo. È in atto invece una vera campagna di odio contro la Chiesa, che si fa più intensa in occasione di controversie come quelle sul matrimonio omosessuale in Francia o di grandi eventi com'è ora il Conclave, che non resta solo al livello degli insulti perché sempre di più spinge frange estremiste a passare all'azione e perpetrare crimini d'odio».

^&Un sacerdote cattolico ha subito un’aggressione a Tripoli da parte di uomini di una milizia armata. Lo riferiscono all’Agenzia Fides fonti locali secondo le quali il fatto risale a sabato 2 marzo. “La situazione non è buona per i cristiani sia a Tripoli sia a Bengasi” riferiscono le nostre fonti.
A Bengasi la scorsa settimana un gruppo di uomini armati ha attaccato una chiesa a Bengasi aggredendo due preti della comunità copta egiziana. (4/3/2013)

^&L’omicidio di una religiosa francese ha suscitato viva emozione a Mandritsara nel nord-est del Madagascar. Suor Marie Emmanuel Helesbeux è stata uccisa il 1° marzo nella località malgascia. “La religiosa è stata prima colpita a bastonate e poi strangolata. Tre persone sono state arrestate ed hanno confessato il delitto. Suor Marie Emmanuel Helesbeux delle Soeurs de la Providence (conosciute anche come “Soeurs de Saint Thérèse d'Avesnes) aveva 82 anni, dei quali 42 trascorsi in missione in Madagascar sempre a Mandritsara.
“Appena appresa della morte di Suor Marie Emmanuel la popolazione è scesa in strada volendo farsi giustizia. La religiosa infatti era molto amata e stimata a Mandritsara per le sue opere di carità. Le autorità hanno fatto appello alla calma.” conclude don Luca. ( 4/3/2013)

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Due nuovi incidenti anticristiani in Madhya Pradesh mostrano l'ultima "tendenza" tra i fondamentalisti indù: oltre a portare false accuse di conversioni forzate, gli aggressori attaccano i fedeli nell'intimità di una casa privata. Gli attacchi sono avvenuti il 16 e il 18 febbraio scorsi contro due diverse comunità pentecostali. Il 16 febbraio, nel villaggio di Gulai, nazionalisti indù del Bajrang Dal e della Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss) hanno interrotto un incontro di preghiera e picchiato il rev. Isaac. Nella notte lo hanno portato a Khalwa, dove è ripreso il pestaggio. Alla fine gli aggressori lo hanno consegnato alla polizia, che lo ha tenuto in cella per una notte. Sebbene la Costituzione indiana garantisca piena libertà di culto, episodi del genere sono molto frequenti.

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