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2022 07 06 STATI UNITI - Aborto, vandalizzate sei chiese cattoliche

Fonte:
CulturaCattolica.it
NIGERIA - Altri due sacerdoti cattolici rapiti - Liberato con un blitz dalla polizia un missionario italiano NICARAGUA - Espulse le suore di Madre Teresa INDIA - Oltre 200 casi di violenza sui cristiani in 5 mesi STATI UNITI - Aborto, vandalizzate sei chiese cattoliche.

NIGERIA - Altri due sacerdoti cattolici rapiti

Altri due sacerdoti sono stati rapiti in Nigeria. Si tratta di p. Peter Udo, della parrocchia di San Patrizio, Uromi, e di p. Philemon Oboh, del St. Joseph Retreat Center, Ugboha nell’area del governo locale di Esan, nello Stato di Edo, nel sud della Nigeria. Secondo la polizia dello Stato di Edo, il 2 luglio i due sacerdoti sono stati sequestrati e portati in un luogo sconosciuto da alcuni rapitori che hanno bloccato la loro automobile lungo l’autostrada Benin-Auchi, tra le comunità di Ehor e Iruekpen.
I due sacerdoti stavano rientrando da Benin City quando il loro veicolo è stato bloccato dai banditi che avrebbero sparato diversi colpi di pistola in aria per costringere l’auto a fermarsi.
La polizia afferma di aver inviato agenti nella zona “per condurre una caccia all’uomo aggressiva e ben coordinata” dei rapitori e per liberare i due sacerdoti.
Solo una settimana fa nello Stato di Edo un altro sacerdote, P. Christopher Odia Ogedegbe, era rimasto ucciso in un tentativo di rapimento, domenica 26 giugno mentre andava a messa ad Auchi (vedi Fides 27/6/2022).
Un altro sacerdote cattolico, p. Vitus Borogo, era stato ucciso il 25 giugno nella sua fattoria a Kaduna, nel nord-ovest della Nigeria. Al suo funerale 700 sacerdoti hanno protestato pacificamente chiedendo maggiore sicurezza per loro e per tutti i cittadini nigeriani (vedi Fides 1/7/2022).
Il rapimento a scopo di riscatto è ora uno dei crimini dominanti in varie città nigeriane: politici, imprenditori, religiosi e chiunque abbia disponibilità economica, compresi gli scolari, figli di famiglie relativamente agiate, sono facili bersagli dei banditi.
(L.M.) (Agenzia Fides 4/7/2022)

NIGERIA - Liberato con un blitz dalla polizia un missionario italiano

La polizia nigeriana ha liberato un missionario italiano rapito domenica 3 luglio. P. Luigi Brena, 64 anni, missionario somasco (Chierici regolari somaschi) era stato rapito a Ogunwenyi, nell’area del governo locale sud-occidentale di Ovia, nello Stato di Edo nel sud della Nigeria.
In una dichiarazione della polizia statale si afferma che il missionario è stato liberato grazie ad un blitz condotto dalle forze dell’ordine. “Gli agenti del Comando di Polizia di Stato di Edo il 3 luglio alle ore 17,45 circa, hanno ricevuto la notizia che il Rev. P. Luigi Brena, 64 anni, italiano, della Comunità dei Padre Somaschi, è stato rapito lungo la strada Ogunwenyi attraverso la comunità Usen.
Gli agenti di polizia sono immediatamente entrati in azione e hanno seguito i rapitori nel loro accampamento nella foresta. I sospetti rapitori, dopo aver scorto gli agenti, hanno aperto il fuoco, ma i poliziotti hanno neutralizzato tre dei banditi mentre il resto della banda è fuggito con varie ferite da arma da fuoco, abbandonando la vittima”.
“Il reverendo padre è stato immediatamente portato d’urgenza all’ospedale universitario di Igbinedion, Okada, per cure mediche. Nel frattempo, è in corso un’intensa perlustrazione nella boscaglia per arrestare i rapitori in fuga”, aggiunge la dichiarazione.
Nello Stato di Edo nei giorni scorsi sono stati rapiti altri due sacerdoti nigeriani, p. Peter Udo e p. Philemon Oboh (vedi Fides 4/7/2022). Un altro prete nigeriano è stato rapito nella mattinata di ieri, 4 luglio, a Zambina, nello Stato nord-orientale di Kaduna. Si tratta di Emmanuel Silas che svolge il suo ministero nella chiesa di San Carlo, Zambina, nell’area del governo locale di Kauru nello Stato di Kaduna.
I rapimenti di sacerdoti cattolici sono in crescita in Nigeria, insieme a quelli di cittadini comuni, nigeriani e stranieri. Il 29 giugno quattro cittadini cinesi sono stati rapiti nell’assalto alla miniera di Ajata Aboki, che ha provocato un numero imprecisato di vittime e di feriti.
(L.M.) (Agenzia Fides 5/7/2022)

NICARAGUA - Espulse le suore di Madre Teresa
Continua l’attacco del regime di Daniel Ortega contro la Chiesa cattolica. A marzo l’espulsione del Nunzio apostolico

Continua l’attacco del regime di Daniel Ortega in Nicaragua contro la Chiesa cattolica. Dopo l’espulsione del Nunzio apostolico lo scorso marzo, e dopo le minacce a vescovi e sacerdoti, ora sono state mandate via dal Paese anche le suore di Madre Teresa.

Lo fa sapere monsignor Silvio José Baez, vescovo ausiliare di Managua: “Mi rattrista molto che la dittatura abbia costretto le suore Missionarie della Carità di Teresa di Calcutta a lasciare il Paese. Nulla giustifica il privare i poveri della cura della carità. Sono una testimonianza del servizio amorevole che le sorelle hanno reso. Dio vi benedica”.

Colpite dall’ordine di espulsione sono state 101 organizzazioni civiche e caritatevoli, tra cui appunto le Missionarie della Carità. Il pretesto è che questi gruppi non rispettano gli obblighi previsti dalla legislazione nazionale. Già lo scorso aprile il Parlamento aveva bandito 25 ong, molte delle quali avevano criticato apertamente l’operato del governo. (...)
(Avvenire Redazione Internet giovedì 30 giugno 2022)

Le missionarie della carità sono presenti nel Paese centroamericano dal 1988, quando Madre Teresa di Calcutta vi si recò in visita e incontrò Daniel Ortega, presidente anche a quell’epoca. Da allora le suore hanno offerto un servizio ininterrotto per i più poveri. A Granada hanno gestito un centro di accoglienza per adolescenti abbandonati o vittime di abusi ai quali hanno fornito aiuto psicologico e formazione scolastica. Le religiose hanno anche insegnato musica, teatro, cucito e altri mestieri per permettere ai giovani di inserirsi nella società. A Managua, oltre ad aver dato vita a una casa di cura, hanno sviluppato un progetto per gli studenti a rischio, per lo più figli di donne lavoratrici dei mercati popolari, mentre in un asilo nido si prendevano cura di bambini provenienti da famiglie a basso reddito, principalmente madri single o venditori ambulanti
Per il governo del Nicaragua, guidato da Daniel Ortega e la moglie Rosario Murillo, le Missionarie della Carità devono lasciare il Paese perché non hanno rispettato le leggi sul “finanziamento del terrorismo e sulla proliferazione delle armi di distruzione di massa”. È questa la giustificazione fornita dalla Direzione generale di Registro e controllo delle organizzazioni senza scopo di lucro del ministero degli Interni; la stessa motivazione con cui sono state messe al bando molte ong.
La decisione del governo Ortega dovrebbe essere ratificata dal Parlamento.

INDIA - Oltre 200 casi di violenza sui cristiani in 5 mesi

Nell’anno 2022, da gennaio alla fine maggio sono stati segnalati 207 casi di violenza contro i cristiani in India. Lo afferma una nota inviata all’Agenzia Fides dallo “United Christian Forum” (UCF), organismo ecumenico che monitora, con un apposito numero verde telefonico, i casi di violenza. “Quest’anno, guardando i dati, si è verificato più di un incidente al giorno”, commenta il cattolico A.C. Michael, presidente dell’UCF, ricordando che il 2021 è stato definito “l’anno più violento per i cristiani”, con 505 episodi di violenza segnalati in tutta la nazione.
Nel 2022 lo stato che registra maggiore violenza finora è l’Uttar Pradesh, con 48 incidenti segnalati. Segue il Chhattisgarh con 44 incidenti. Gli incidenti includono violenze sessuali, intimidazioni e minacce, ostracismo sociale, vandalismo e profanazione di luoghi religiosi, interruzione dei servizi di preghiera. Nella maggior parte di tali casi si segnalano brutalità fisica e chiusura arbitraria di cappelle o sale di culto.
Tra i casi raccontati dall’UCF, due episodi di boicottaggio sociale e di aggressione si sono verificati all’inizio di maggio contro fedeli cristiani nel Chhattisgarh, entrambi dal distretto di Bastar. Nel primo incidente, una donna cristiana di 65 anni e suo figlio sono stati percossi e minacciati di boicottaggio sociale dal “Panchayat” (il Consiglio del villaggio) e quando si sono rifiutati di abiurare la loro fede. Nell’altro caso, una intera famiglia cristiana dello stesso distretto è stata emarginata e ostacolata nell’accedere a servizi come l’acqua e l’elettricità.
In un altro episodio, avvenuto il 31 maggio scorso nel distretto di Jaunpur, nell’Uttar Pradesh, un Pastore protestante stava celebrando una liturgia di preghiera quando una folla è entrata nella cappella, lo ha trascinato fuori e lo ha percosso, sostenendo che stava convertendo le persone con la forza.
“Il numero verde dell’UCF assiste le persone che sono prese di mira per la loro fede, fornendo consulenza legale e guidandole”, spiega Michael, ex membro della Commissione per le minoranze di Delhi.
“È allarmante che la libertà religiosa sia calpestata in modo così brutale da pochi estremisti. Rivolgiamo un forte appello alle autorità affinché prendano sul serio la questione. I cristiani indiani, amanti della pace, rispettano le libertà costituzionali e desiderano vivere semplicemente la propria fede nella nazione”, conclude.
I cristiani costituiscono il 2,3 per cento di 1,3 miliardi di persone in India, all’80% indù.
(SD-PA) (Agenzia Fides 4/7/2022)

STATI UNITI - Aborto, vandalizzate sei chiese cattoliche.

(...) Almeno sei chiese cattoliche sono state prese di mira con incendi dolosi e altri atti di vandalismo. (...)

Tra le chiese attaccate quella di Santa Maria a New Orleans, dove una statua che rappresentava bambini mai nati è stata imbrattata di vernice rossa, quella di St. Colman in West Virginia, che è stata completamente rasa al suolo da un incendio doloso, e quella di St. John Neumann in Virginia che è stata ricoperta di graffiti di organi genitali. (...)
(Angela Napoletano venerdì 1 luglio 2022 Avvenire)

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