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Ricordiamo i martiri: 6 febbraio 2013

Fonte:
CulturaCattolica.it
Pakistan: rifiutava di convertirsi cristiano ucciso.
SIRIA: Il sacrificio di Suor Rima
Don Andrea Santoro a 7 anni

Pakistan: rifiutava di convertirsi all’islam, cristiano ucciso a colpi di pistola
È morto Younas Masih, 55enne cristiano di Chaman, nella provincia del Baluchistan, colpito il 31 gennaio scorso con cinque proiettili da uno sconosciuto mentre tornava a casa. Masih era impiegato in qualità di operaio in una ditta di Chaman; gli amici lo descrivono come una persona onesta, affidabile e ferma nella sua fede cristiana, tanto da essere più volte coinvolto nelle attività della parrocchia di appartenenza. Fonti locali, dietro anonimato, raccontano all'agenzia AsiaNews che di recente alcuni colleghi gli hanno chiesto di convertirsi all'islam; una proposta che egli ha rispedito - sdegnato - al mittente, dicendo di voler restare "saldo nella fede in Cristo". Pur sapendo di conversazioni alle sue spalle e nonostante le ripetute minacce, egli ha continuato il lavoro e non ha mai ceduto alle pressioni o ai ricatti. Il 31 gennaio i colleghi sono tornati alla carica, chiedendogli di nuovo di convertirsi. Ne è scaturita una discussione animata. Il giorno stesso, sulla via di casa, egli è stato raggiunto da un uomo armato che l'ha fermato e ha esploso cinque colpi di proiettile. Trasportato d'urgenza in ospedale, egli è stato ricoverato in condizioni definite subito "critiche". Il figlio ha cercato di denunciare l'episodio alle Forze dell'ordine, ma gli agenti non hanno voluto redigere il First Information Report (Fir) e aprire un fascicolo di inchiesta. Nonostante i ripetuti tentativi, le forze dell'ordine hanno respinto ogni appello alla giustizia lanciato dalla famiglia.

SIRIA: Il sacrificio di Suor Rima
“La mattina dell’attentato suor Rima aveva meditato il passo in cui Gesù scaccia i demoni, confessando a Dio di essere disposta a offrire la sua vita se il suo sacrificio poteva alleviare le sofferenze della popolazione siriana. Dopo la preghiera, le due religiose sono uscite per la quotidiana visita alle famiglie e agli ammalati, con la certezza di ritrovarsi a casa per pranzo”.
A raccontare con commozione gli ultimi momenti della suora scomparsa in Siria alcuni giorni fa è il Nunzio Apostolico a Damasco mons. Zenari. Come lui, tanti sono in angoscia per questa religiosa quarantenne rimasta vittima di un attentato il 15 gennaio scorso.
Suor Rima era una religiosa delle Suore Maestre di S. Dorotea-Figlie dei Sacri Cuori. Insieme a un'altra consorella di origini italiane, portava avanti il lavoro di missione cristiana fra i giovani, gestendo un convitto per studentesse, a pochi metri dall'Università di Aleppo.
Nel racconto del vescovo siriano, l'ultimo a vedere suor Rima sarebbe stato il giardiniere: “Intorno alle 12, l'uomo stava conversando con la religiosa di ritorno dal lavoro mattutino, quando i due sono stati investiti da un muro di fuoco. Una volta riaperti gli occhi il giardiniere, rimasto ferito, ha visto intorno a sé solo macerie”. Il suo corpo non è stato ancora trovato, e Rima non è mai tornata a casa.
Perchè la situazione in Siria peggiora giorno dopo giorno, e le poche fonti che giungono da quella terra di conflitto sono allarmanti: “La tesi che si vuole difendere è dare la colpa al regime come unico responsabile della morte di innocenti e delle distruzioni di massa”. Madre Agnes-Mariam, una suora francese che vive nel cuore del deserto siriano, fa sentire tutta la sua voce contro una certo modo di guardare al conflitto: “A fronte di questa tesi “ufficiale” la realtà è che i metodi adottati dalle bande armate affiliate alla opposizione sono altrettanto, se non ancora di più, in contrasto con la protezione dei civili”. E aggiunge, riferendosi ai gruppi probabilmente affiliati ad Al Qaeda: “Sono loro! Loro che senza motivo distruggono le infrastrutture pubbliche e i siti del patrimonio storico. Sono loro che destabilizzano la società civile, nella quale vige ancora attualmente un largo consenso per la convivenza pacifica”.
Ma mentre la stampa continua a dividere all'interno del conflitto tra buoni e cattivi, colpiscono le dichiarazioni di Gregorio III Laham, Patriarca dei Melchiti Greco-Cattolici: “In Siria non c’è più una rivoluzione, non ci sono più delle manifestazioni. C’è soltanto del banditismo e il mondo intero si rifiuta di ammetterlo”.

Don Andrea Santoro a 7 anni

A 7 anni dall'assassinio, ricordiamo don Andrea Santoro, il sacerdote fidei donum ucciso, il 5 febbraio 2006, con un colpo di pistola nella parrocchia turca di Trasbon (Trebisonda).

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