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I Movimenti testimoniano la gioia della fede e la bellezza dell’essere cristiani

Autore:
Oliosi, Gino
Fonte:
CulturaCattolica.it
«Il mio venerato Predecessore, Giovanni Paolo II, ha presentato i Movimenti e le Nuove Comunità sorte in questi anni come un dono provvidenziale dello Spirito Santo alla chiesa per rispondere in maniera efficace alle sfide del nostro tempo. Ed anch'io, altre volte, ho avuto modo di sottolineare il valore della loro dimensione carismatica» [Benedetto XVI ai Vescovi amici del Movimento dei Focolari e della Comunità di sant'Egidio, 8 febbraio 2007].

Ricevendo i Vescovi amici del Movimento dei Focolari e della Comunità di Sant’Egidio, Benedetto XVI ha voluto riproporre la straordinaria Veglia di Pentecoste dello scorso anno, che ha visto la corale partecipazione di molti Movimenti ed Associazioni ecclesiali e ripetere quanto ebbe a dire allora: “La multiformità e l’unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa”.
I rapporti scambievoli tra Vescovi vanno ben oltre - come ricorda la Pastores gregis - gli incontri istituzionali e nel convenire con gli appartenenti a queste realtà carismatiche “si esperimenta una fraternità episcopale che trae dalla condivisione degli ideali promossi dai Movimenti uno stimolo a rendere più intensa la comunione dei cuori, più forte il reciproco sostegno e più condiviso l’impegno a mostrare la Chiesa come luogo di preghiera e di carità, come casa di misericordia e di pace”.
Benedetto XVI si è detto di condividere pienamente il giudizio di Giovanni Paolo II sui Movimenti e le Nuove comunità: “un dono provvidenziale dello Spirito Santo alla Chiesa per rispondere in maniera efficace alle sfide del nostro tempo”. Anzi “la multiformità dei Movimenti e l’unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa. Lo Spirito Santo vuole la multiformità dei Movimenti al servizio dell’unico Corpo che è appunto la Chiesa. E questo lo realizza attraverso il ministero di coloro che Egli ha posto a reggere la Chiesa di Dio: I Vescovi in comunione col Successore di Pietro”.
Soprattutto nel ricco mondo occidentale dove, anche se è presente una forte cultura relativista, non manca al tempo stesso un diffuso desiderio di spiritualità i Movimenti testimoniano la gioia della fede e la bellezza dell’essere cristiani. Nelle vaste aree depresse della terra i Movimenti comunicano il messaggio della solidarietà e si fanno prossimi ai poveri e ai deboli con quell’amore, umano e divino, che il Papa ha voluto riproporre all’attenzione di tutti nell’enciclica Deus caritas est. Dalla comunione tra Vescovi e Movimenti - ha concluso il Papa - può scaturire pertanto un valido impulso per rinnovare l’impegno della Chiesa nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo della speranza e della carità in ogni angolo del mondo”.

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