I Movimenti testimoniano la gioia della fede e la bellezza dell’essere cristiani
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Ricevendo i Vescovi amici del Movimento dei Focolari e della Comunità di Sant’Egidio, Benedetto XVI ha voluto riproporre la straordinaria Veglia di Pentecoste dello scorso anno, che ha visto la corale partecipazione di molti Movimenti ed Associazioni ecclesiali e ripetere quanto ebbe a dire allora: “La multiformità e l’unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa”.
I rapporti scambievoli tra Vescovi vanno ben oltre - come ricorda la Pastores gregis - gli incontri istituzionali e nel convenire con gli appartenenti a queste realtà carismatiche “si esperimenta una fraternità episcopale che trae dalla condivisione degli ideali promossi dai Movimenti uno stimolo a rendere più intensa la comunione dei cuori, più forte il reciproco sostegno e più condiviso l’impegno a mostrare la Chiesa come luogo di preghiera e di carità, come casa di misericordia e di pace”.
Benedetto XVI si è detto di condividere pienamente il giudizio di Giovanni Paolo II sui Movimenti e le Nuove comunità: “un dono provvidenziale dello Spirito Santo alla Chiesa per rispondere in maniera efficace alle sfide del nostro tempo”. Anzi “la multiformità dei Movimenti e l’unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa. Lo Spirito Santo vuole la multiformità dei Movimenti al servizio dell’unico Corpo che è appunto la Chiesa. E questo lo realizza attraverso il ministero di coloro che Egli ha posto a reggere la Chiesa di Dio: I Vescovi in comunione col Successore di Pietro”.
Soprattutto nel ricco mondo occidentale dove, anche se è presente una forte cultura relativista, non manca al tempo stesso un diffuso desiderio di spiritualità i Movimenti testimoniano la gioia della fede e la bellezza dell’essere cristiani. Nelle vaste aree depresse della terra i Movimenti comunicano il messaggio della solidarietà e si fanno prossimi ai poveri e ai deboli con quell’amore, umano e divino, che il Papa ha voluto riproporre all’attenzione di tutti nell’enciclica Deus caritas est. “Dalla comunione tra Vescovi e Movimenti - ha concluso il Papa - può scaturire pertanto un valido impulso per rinnovare l’impegno della Chiesa nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo della speranza e della carità in ogni angolo del mondo”.