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La seduzione satanica? Separare l’uomo da Dio

Autore:
Oliosi, Don Gino
Fonte:
CulturaCattolica.it

«Nella storia della salvezza sono presenti creature angeliche, alcune delle quali servono il progetto divino e offrono un misterioso e potente aiuto alla Chiesa: altre, invece, decadute dalla loro originaria dignità e chiamate diaboliche, si oppongono alla volontà e all’azione salvifica di Dio, realizzata in Cristo, e cercano di associare l’uomo alla loro ribellione a Dio (CCC 332, 414, 2851).
Nelle Sacre Scritture il Diavolo e i demoni sono indicati con nomi diversi, dei quali alcuni indicano in certo modo la loro natura e il loro operato (CCC 391-395, 397). Il Diavolo, detto anche Satana, è chiamato serpente antico e drago. E’ lui che seduce il mondo intero e combatte contro coloro che osservano i comandamenti di Dio e possiedono la testimonianza di Gesù (Ap 12,9.17). E’ detto nemico degli uomini (1 Pt 5,8) e omicida fin dal principio (Gv 8,44) per aver reso l’uomo, con il peccato, soggetto alla morte. Per il fatto che con le sue insidie induce l’uomo a disobbedire a Dio, è detto Maligno e Tentatore (Mt 4, 3 e 26, 36-44), menzognero e padre della menzogna (Gv 8, 44), colui che agisce con astuzia e falsità, come attestano la seduzione dei progenitori (Gn 3,4. 13), il tentativo di distogliere Gesù dalle missione ricevuta dl Padre (Mt 4, 1-11; Mc 1,13; Lc 4, 1-13) e il suo mascherarsi da angelo di luce (2 Cor 11, 14). E’ detto anche principe di questo mondo (Gv 12,31; 14,30), cioè signore di quel mondo che è in potere del Maligno (1 Gv 5,19) e non ha conosciuto la luce vera (Gv 1, 9-10). Il suo potere è indicato come potere delle tenebre (Lc 22,53; Col 1,13) per l’odio che egli porta alla Luce, che è Cristo, e per lo sforzo di attrarre gli uomini alle proprie tenebre. Ma il Diavolo e i demoni, coalizzatisi insieme per opporsi alla sovranità di Dio (Gd 6), hanno ricevuto una condanna (2 Pt 2,4) e costituiscono l’esercito degli spiriti del Male (Ef 6,12). Benché creati come esseri spirituali, essi hanno peccato e sono definiti anche angeli di Satana (Mt 25,41; 2 Cor 12,7; Ap 12,7.9). Ciò può insinuare che dal loro maligno signore sia stata ad essi affidata una qualche particolare missione (CCC 394).
L’intero operato di questi spiriti immondi, malvagi, seduttori (Mt 10,1; Mc 5,8; Lc 6,18.1126; At 8,7; 1 Tm 4, 1; Ap 18,2) è stato distrutto dalla vittoria del Figlio di Dio (1 Gv 3,8). Anche se “tutta intera la storia umana è pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre che durerà fino all’ultimo giorno” (GS 37), Cristo, grazie al suo mistero pasquale di morte e risurrezione, “ci ha strappati dalla schiavitù di Satana e del peccato” (GS 22) annientando il loro dominio e liberando tutte le cose dal contagio del male. E siccome l’azione devastante e ostile del Diavolo e dei demoni coinvolge persone, cose, luoghi, manifestandosi in modi diversi, la Chiesa, sempre cosciente che “i giorni sono cattivi” (Ef 5,6), ha pregato e prega perché gli uomini siano liberati dalle insidie del Maligno» [Proemio del Rito degli esorcismi].

Sabato 29 settembre 2007 l’omelia, pronunciata dal Cardinale Carlo Caffarra ai partecipanti al Convegno dell’Azione Cattolica Italiana, ha attualizzato la testimonianza biblica della Parola di Dio.
1. “Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago”. La S: Scrittura, miei cari fratelli e sorelle, non ci è donata per soddisfare la nostra curiosità. Che cosa la Parola di Dio vuole dirci, narrandoci un fatto che non è accaduto sulla terra, ma in cielo e prima ancora della fondazione del mondo? Che esiste una persona creata e puramente spirituale, “colui che chiamiamo il diavolo e satana”, che possiede un immenso potere di seduzione. Così potente da ingannare colla sua falsità un terzo degli angli, e da “sedurre tutta la terra”. Egli ha sedotto gli angeli; mediante Eva ha sedotto Adamo; ha sedotto Davide inducendolo a censire gli Israeliti (1 Cro 21,1); ha cercato di sedurre anche Cristo direttamente o servendosi di Pietro; cercherà di sedurre i discepoli di Cristo, “quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù”.
Pur mutando nella forma, la seduzione satanica ha sempre lo stesso contenuto: separare l’uomo da Dio inducendolo ad una vita contro la volontà divina. La strategia che segue per ottenere questo risultato è di convincere l’uomo che una vita vissuta nella disubbidienza alla divina volontà è migliore di quella vissuta nell’obbedienza. In una parola: nella parola di Dio mette la sua falsità. Miei cari fratelli e sorelle, come diventa importante l’esortazione di Pietro: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare” (1 Pt 5,8). Ma è all’interno di questo avvenimento oscuro che risuona “una gran voce dal cielo”. L’origine celeste di questa voce garantisce l’assoluta verità del suo contenuto: “ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo”.
Ora, dice la voce celeste, indicando un istante preciso in cui accade il seguente avvenimento: “è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte”. Ora, quando? Nel momento in cui sulla Croce, facendo di se stesso un sacrificio gradito a Dio, colla sua obbedienza fino alla morte, Cristo ha sconfitto e distrutto la seduzione di Satana. E’ in quel momento che il potere di Satana di sedurre tutta la terra cessa di essere invincibile. In quel momento infatti dal costato di Cristo sgorgano sangue ed acqua: i santi sacramenti della Chiesa mediante i quali siamo stati liberati dal potere delle tenebre e trasferiti nel Regno del suo Figlio diletto (Col 1,13). Davanti a Dio non c’è più colui che accusava giorno e notte l’uomo, ma Gesù, “sempre vivo ad intercedere per noi”.
2. “Essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato la vita fino a morire”. Miei cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio non è un anestetico datoci perché non sentiamo i dolori della nostra condizione personale e sociale. Essa infatti ci avverte che “il diavolo è precipitato sopra di noi” “pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo”. Nel cielo fu Michele coi suoi angeli a vincere la seduzione di Satana. Sulla terra sono i martiri che vincono, poiché essi combattono “per mezzo del sangue dell’Agnello”. Nel martirio dei suoi discepoli si continua la testimonianza di Cristo. E’ una sola testimonianza: è un solo martirio; è un solo sacrificio. Quando il discepolo spezzasse questa continuità, quando la sua testimonianza non fosse più quella di Cristo, il discepolo o prima o poi viene vinto e sedotto. E’ da questa verità che deve iniziare ogni nostra programmazione pastorale, ogni nostro impegno nel mondo.
Perché la testimonianza di Cristo nel suo discepolo ha sempre il carattere di martirio? Perché inevitabilmente essa si scontra colla “mentalità di questo secolo” (Rm 12,1-2). Chi volesse evitare una tale condizione dovrebbe o sottoscrivere compromessi o ritirarsi una interiorità illusoria. In ambedue i casi, la continuità fra la testimonianza di Gesù e quella del discepolo sarebbe interrotta. Quali sono i punti in cui questa continuità oggi è maggiormente insidiata, in cui i discepoli rischiano maggiormente di perdere “il possesso della testimonianza di Gesù”? Mi sembra che siano almeno tre, che emergono già chiaramente dal confronto fra la creazione originaria dell’uomo e della donna narrata nel secondo capitolo della Genesi, e la prima originaria seduzione, archetipo di ogni seduzione, narrata nel terzo.
- La verità circa la persona umana, insidiata da una progressiva de-gradazione ontologica ed assiologia. La detronizzazione dell’uomo, pensato sempre più come fortuito risultato di processi naturali, alla quale oggi assistiamo, è una delle grandi seduzioni.
- La verità circa il rapporto uomo – donna nella sua forma originaria matrimoniale. La disistima dell’amore coniugale cui oggi assistiamo, è l’altra grande seduzione che cerca di trasformare la verità di Dio nella falsità dell’uomo.
- La verità circa il sociale umano. Esso oggi è sempre più pensato prescindendo dalla o negando l’esistenza del bene umano comune, e quindi o come coesistenza regolamentata da opposti egoismi o come fragile miracolo della fortuita convergenza di opposti interessi. E’ la terza grande seduzione.
“Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio”. E’ l’augurio che vi faccio nel Signore: vincete per mezzo del sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del vostro martirio. Che Gesù vi custodisca sempre nel possesso della sua testimonianza.

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