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Tenere a freno l'estremismo

Autore:
Oliosi, Don Gino
Fonte:
CulturaCattolica.it
Favorire un’alleanza di civiltà tra il mondo Occidentale e quello Musulmano

«Sul monte Nebo, Mosè condusse la sua gente per gettare lo sguardo entro la terra che sarebbe diventata la loro casa, e qui morì e fu sepolto. A Betania al di là del Giordano, Giovanni Battista predicò e rese testimonianza a Gesù, che egli stesso battezzò nelle acque del fiume che dà a questa terra il nome. Nei prossimi giorni visiterò entrambi questi luoghi santi e avrò la gioia di benedire le prime pietre delle chiese che saranno costruite sul luogo tradizionale del Battesimo del Signore.
La possibilità che la comunità cattolica di Giordania possa edificare pubblici luoghi di culto è un segno del rispetto di questo Paese per la religione e a nome dei Cattolici desidero esprimere quanto sia apprezzata questa apertura.
La libertà religiosa è certamente un diritto fondamentale ed è mia fervida speranza e preghiera che il rispetto per i diritti inalienabili e la dignità di ogni uomo e di ogni donna giunga ad essere sempre più affermato e difeso, non solo nel Medio Oriente, ma in ogni parte del mondo.
La mia visita in Giordania mi offre la gradita opportunità di esprimere il mio profondo rispetto per la comunità Musulmana e di rendere omaggio al ruolo guida svolto da Sua Maestà il Re nel promuovere una migliore comprensione delle virtù proclamate dall’Islam.
Ora che sono passati alcuni anni dalla pubblicazione del Messaggio di Amman e del Messaggio Interreligioso di Amman, possiamo dire che queste nobili iniziative hanno ottenuto buoni risultati nel Favorire un’alleanza di civiltà tra il mondo Occidentale e quello Musulmano, smentendo le predizioni di coloro che considerano inevitabili la violenza e il conflitto» [Benedetto XVI, Cerimonia di Benvenuto in Giordania, 8 maggio 2009].

La scelta di iniziare la prima visita in Medio Oriente da parte di Benedetto XVI è motivata dal Regno Ascemita di Giordania, una terra tanto ricca di storia, patria di così numerose antiche civiltà, e profondamente intrisa di significato religioso per Ebrei, Cristiani e Musulmani.
In effetti, il Regno di Giordania è da tempo in prima linea nelle iniziative volte a promuovere la pace nel Medio Oriente e nel mondo, incoraggiando il dialogo inter – religioso, sostenendo gli sforzi per trovare una giusta soluzione al conflitto Israeliano – Palestinese, accogliendo i rifugiati dal vicino Iraq, e cercando di tenere a freno l’estremismo. Benedetto XVI ha richiamato gli sforzi d’avanguardia a favore della pace nella regione fatti dal precedente re Hussein e ha anticipato l’attesa dell’incontro con i leader religiosi musulmani, il corpo diplomatico e i rettori dell’Università nella moschea che porta il suo nome. Si è augurato che il suo sforzo per la soluzione dei conflitti della regione possa continuare e portare frutto promovendo una pace durevole e una vera giustizia per tutti coloro che vivono nel Medio Oriente.
Benedetto XVI ha ricordato il Seminario del Foro Cattolico – Musulmano tenuto a Roma durante il quale i partecipanti hanno esaminato il ruolo centrale svolto, nelle rispettive tradizioni religiose, dal comandamento dell’amore. Si tratta di crescere sempre più nell’amore verso Dio Onnipotente e misericordioso, come anche nel fraterno amore vicendevole.

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