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La volpe e la bambina

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Film di Luc Jacquet (2008)

• “…Non si mosse mentre la guardavo, il mio cuore batteva all’impazzata, passeggiavo più emozionata nella foresta misteriosa, sapendo che c’era la mia volpe…”: così dice la protagonista di questo straordinario film, capace di tradurre per immagini una delle pagine più mirabili e commoventi del libro di Antoine De Saint-Exupéry, quello cioè dell’incontro tra il Piccolo Principe e la Volpe.

• “Sono una volpe…non posso giocare con te, non sono addomesticata… cosa vuol dire addomesticare?... Significa creare dei legami.” Nel maestoso paesaggio delle Alpi Marittime una ragazzina scopre una volpe, la cerca, l’attende pazientemente. Accade un imprevedibile incontro: si avvicinano gradualmente l’una all’altra, la bimba impara dalla volpe ad usare meglio due organi di senso, si perdono in una caverna piena di stalattiti e si ritrovano addormentate con una luna e delle lucciole che le liberano dalle paure del buio, si risvegliano all’alba insieme, giocano con le rane saltatrici, si proteggono vicendevolmente dai pericoli di una natura vorace (l’avvoltoio, i lupi grigi).

• Ad un certo punto la bambina decide di mettere un collare alla volpe e la conduce nella mansarda della sua baita con il progetto di sottometterla (naturalmente con le buone intenzioni di approfondire l’amicizia con l’animale). Ma, ben presto, capisce che “amare non è possedere” e sembra che il legame tra le due drammaticamente si laceri, ma il regista Jacquet tira fuori dal cilindro del suo racconto cinematografico una stupefacente sequenza finale.

• Dimensione realistica e riferimenti fiabeschi si compenetrano perfettamente nell’opera. La storia semplice e narrativamente credibile si snoda nell’alternarsi del ritmo delle stagioni, fotografate in modo così suggestivo da suscitare stupore e gioia per i nostri occhi. La ragazzina ha la fisionomia di Pippi Calzelunghe, usa pezzetti di pane e uno strumento rudimentale di legno per attirare la volpe (sembra di essere nei dintorni di Hansel e Gretel e del Pifferaio Magico dei fratelli Grimm).

• “…Così il Piccolo Principe addomesticò la volpe e quando l’ora della partenza fu vicina disse alla volpe: piangerai! Essa gli rispose: Certo! Ma allora cosa ci guadagni? Ci guadagno il colore del grano.” Questo stralcio del dialogo tra i due personaggi del libro di Saint-Exupéry è la definizione più autentica di un incontro che cambia la vita, educa lo sguardo e lancia sul reale da protagonista di un’umana avventura, insomma l’amicizia e la compagnia vere.

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