A casa con i suoi

A casa con i suoi, Ti presento i miei, Mi presenti i tuoi, Quel mostro di mia suocera. A cena con il nonno, in bagno con la cognata; in sacrestia con il prete (pedofilo): titolo scioglilingua non proprio originale come originale non è nemmeno l'idea di questo film, ripresa da una commedia francese di qualche tempo fa, il simpatico Tanguy. Un trentacinquenne tutto muscoli e poco cervello (ma nel film non si dice, si può solo intuire), Tripp (Matthew McConaughey che per contratto, deve apparire una sequenza su due in slip), vive con i genitori come un pascià. Mamma e papà a un certo punto decidono di fare la guerra al figlio: non hanno più privacy e vogliono usare la stanza del figlio come stanza "nuda", dove sbrigare "in libertà" le faccende di casa e farsi tante belle coccole Commedia tradizionale, almeno nella schema ti amo - ti odio - ti amo, con diversi elementi di debolezza, a partire dagli interpreti principali (la Parker è di un'antipatia contagiante) per proseguire sul piano della scrittura che non riesce mai a essere leggera e simpatica (e infatti bisogna ricorrere alle gag "animalesche" per strappare a forza la risata) e nemmeno le "spalle" (fatta eccezione per Zooey Deschanel, l'amica della Parker) risultato efficaci. Del resto, se per la buona riuscita di un film deve scattare il processo di immedesimazione, come ci si può immedesimare in McConaughey, abbronzato e viziato sciupafemmine perennemente in costume da bagno?.