Alì

Straziante bellezza, com’è dura raccontarti con la penna, quando solo un cenno del capo potrebbe affermarti. Come una regina, incedi sontuosa sopra le maglie del Potere che ti vorrebbe imperfetta e che straparla di te, mescolandoti ai gusti personali. Ma io ti riconosco come una scintilla esile e profonda, che scheggi il cuore di una nostalgia diversa. Ti riconosco, nell’umanità di un grande maestro del cinema che non ha paura di vedere nell’uomo, un concentrato di desiderio e fragilità. Ti riconosco, negli occhi rabbiosi di un pugile capace delle più grandi imprese atletiche ma sempre inquieto ed incapace di trovare pace. Ti riconosco, nella lotta per la libertà e per la giustizia di un uomo contro il Potere informe e senza volto. Ti riconosco, nel rispetto del film verso il dolore e gli affetti di un uomo pubblico, nell’attenzione profonda e discreta nei confronti della persona, sempre più rara nel cinema attuale. Ti riconosco, e mi infiammo. Cara Beltà, possa il mio cuore non stancarsi mai nella ricerca di Te. E possa tu, caro Michael, essere sempre un uomo giovane. Per sempre giovane.