Hulk

Dopo Blade, X – Men, Spider Man e Devil, è la volta di Hulk a passare dal fumetto al grande schermo. Ed è il migliore tra i film prodotti dalla Marvel. Dottor Jekyll & Mister Hyde come Bruce Banner, mite scienziato, ed il suo bestiale, anarcoide alter ego. Il Potere che vuole sfruttare la “cosa” a fini militari; la Bella & la Bestia, un po’ di King Kong e le immancabili (ed inquietanti) problematiche edipiche: c’è un po’ di tutto nell’ultimo film di Ang Lee, premio Oscar per il notevole La tigre e il dragone, alle prese con un fumetto dei più complessi. I risultati sono buoni: più di due ore di effetti speciali (ed in particolare è ottima l’animazione di Hulk), si alternano ad uno scavo approfondito nella psicologia del protagonista (la fragilità di Bruce, il tormentato rapporto con il padre, la questione sentimentale), insolito per un genere come l’action movie, in cui gli unici scavi permessi sono quelli provocati da dinamite. Eppure, l’equilibrio tra introspezione ed azione tiene ed il film funziona, nonostante qualche lungaggine iniziale; la storia si segue bene ed il cast (su cui svetta la splendida Connelly) è ben amalgamato. Cammeo nostalgico di Lou Ferrigno, indimenticabile Hulk televisivo.