I Fantastici 4 e Silver Surfer

Come già per Spiderman 2, anche per I Fantastici 4 è ”buona la seconda”. O meglio, più buona perché in effetti il secondo episodio pare più riuscito di un film di apertura che aveva poco convinto nel panorama inflazionato dei film di supereroi. Al secondo tentativo invece, complice anche la scuola dell’ormai maestro del cinema-fumetto, Sam Raimi, il regista Tim Story sembra aver azzeccato toni e registro: autoironia diffusa a rendere più simpatici i personaggi; sequenze d’azione molto spettacolari, compreso un inseguimento molto simile a quello già visto in Spiderman 3; un convincente cattivo dal volto umano (Silver Surfer), un altro rigido e piuttosto inutile ai fini della narrazione (il dottor Destino). E sullo sfondo lo scenario apocalittico inquietante agitato da un mostro, che pare la rivisitazione della Morte Nera di Guerre Stellari. Un film semplice, divertente e scanzonato, non volgare, ricco di riferimenti più o meno alti (dalla già citata saga di Guerre Stellari a Superman e a Barman), in una parola: estivo. Divertito cameo di Stan Lee, ormai sempre più presente nei film da lui ispirati.