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Identità violate

Regia:
D.J. Caruso
Cast:
A. Jolie, E. Hawke
A Montreal, un’investigatrice indaga sul caso di un omicida dalla misteriosa identità.
Voto: 4,0



La barbarie del nostro mondo ha un nuovo nome: Angelina Jolie. Occhio vitreo, labbra al silicone, una bellezza vacua e volgare. Fino a quando, Angelina, abuserai della nostra pazienza ? Sei il segno più concreto del disfacimento dell’immagine di diva nel cinema di oggi. Una volta, infatti, al cinema non mancavano attrici di scarso talento, ma erano bellissime ed avevano un fascino tale da riscattare anche i film più mediocri. Erano donne uniche e segnarono decenni interi, riempiendo di sogni il cinema e rendendolo grande di fronte al mondo. Erano le varie Rachel Welch o Bo Derek. Ora c’è solo spazio per le bambole di plastiche usa e getta che non riescono nemmeno a tenere in piedi un film modesto. Come in questo pessimo Identità violate, thriller da catena di montaggio, sempre uguale a se stesso, prevedibile nell’intreccio, senza suspense e con una psicologia dei personaggi nemmeno accennata. Film da multiplex, perché l’unico scopo è quello di far passare al cliente il tempo morto tra le compere al centro commerciale e la prossima abbuffata al McDonald’s. Panem et circensem. Mangia e godi. Ma, mi raccomando, non pensare.

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