Il genio della truffa
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Prima commedia dolce-amara per Ridley Scott, un passato di capolavori (I duellanti, Alien, Blade Runner), un presente altalenante (Il gladiatore, ma anche Hannibal). Un truffatore (Cage, meglio del solito) è tanto abile quanto psicologicamente fragile. Condizionato da tic imbarazzanti e da un difficile passato, architetta assieme al compare la stangata della vita. Ma l’imprevisto incontro con la figlia che non aveva mai conosciuto prima, gli cambierà l’esistenza. Finalmente un film positivo dopo tanto cinismo e spazzatura: la realtà non ti frega. Anzi. E’ un imprevisto la sola speranza per un uomo che ha fatto dell’inganno l’unica ragione di vita. Ma di fronte ad un volto amico non c’è inganno o maschera che tenga. Bisogna decidere e buttarsi, e vada come vada: la Bellezza va seguita e la vita giocata fino in fondo. Commedia riuscita e simpatica, quasi scanzonata, piena di colpi di scena e capovolgimenti, dall’intreccio vagamente noir e con un finale realistico e confortante. Una buona boccata d’ossigeno. Coproduce Gianina Facio: dalle stalle della tv italiana alle stelle di Hollywood.