Il partigiano Johnny

Dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, l’ennesimo brutto film italiano sulle lotte partigiane. Presentato a Venezia quest’anno e accolto (male) da pubblico e critica, Il partigiano Johnny è un film scontato, retorico, recitato male (Dionisi è fuori parte e antipatico più che mai), e dimostra tutti i limiti del cinema italiano: intellettualismo becero, una messinscena squallida, minimalismo narrativo, una psicologia dei personaggi ai minimi termini con in più l’aggravante di un cast sbagliato e, dove si può, di aggiungerci dialoghi (risibili) a sfondo anticlericale. Brutto, lungo e noioso, in una parola: evitabile.