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In amore niente regole

Regia:
George Clooney
Un vecchio giocatore di football cerca di ingaggiare un campione. L’obiettivo è lanciare lo sport ancora agli albori della propria storia.
Voto: 5,0

Terza regia per George Clooney, e decisamente la meno riuscita. Dopo l’eccentrico Confessioni di una mente pericolosa e il rigoroso e politically correct Good Night & Good Luck!, Clooney si cimenta in quel genere per cui sembra nato, e cioè la commedia brillante, ma i risultati non brillano. Sarà perché per girare una commedia vecchio stampo non basta avere la faccia giusta e quello sguardo un po’ Cary Grant e un po’ Clark Gable che fa impazzire le donne. Le commedie classiche che Clooney vorrebbe recuperare avevano, oltre alle facce giuste, ritmo e soprattutto una scrittura perfetta, che Clooney, accidenti a lui anche sceneggiatore, seppur non accreditato, non riesce proprio a copiare. In amore niente regole è una brutta copia delle grandi commedie di un tempo, dove però tutto appare scialbo e poco spontaneo: le schermaglie amorose sembrano preconfezionate, l’antagonista è un bamboccione senza spessore, la protagonista femminile – una poco incisiva Renée Zellwegger - appare antipatica e fuori forma; lo stesso Clooney appare meno sfrontato del solito. Si ride poco, ci si appassiona meno: se ne può fare a meno.

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