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Invasion

Regia:
O. Hirschbiegel
Cast:
N. Kidman, D. Craig
Voto: 4,0

Quarto adattamento dal romanzo di Jack Finney, ‘Invasion of Body Snatchers ‘Invasion’ perde decisamente la partita rispetto ai film precedenti. E non solo rispetto al cult ‘L’invasione degli ultracorpi’ di Don Siegel, vero e proprio film epocale, ma anche rispetto ai non eccelsi film di Philip Kaufman (‘Terrore dallo spazio profondo’, 1978) e di Abel Ferrara (‘L’invasione degli ultracorpi’, 1993). La storia, aggiornata ai giorni nostri è sempre la stessa: una psichiatra divorziata (Nicole Kidman, non esattamene a proprio agio nella parte) si rende conto in un crescendo di terrore che la città è pian piano invasa da un virus alieno che penetra nelle persone, cambiandone mentalità e atteggiamenti ma mantenendone inalterate le fattezze fisiche. Che cosa non va nel film? Innanzitutto il prodotto appare pasticciatissimo, indeciso tra l’esigenza dei far centrare a tutti i costi la politica nazionale e internazionale (i primi a subire il contagio sono uomini del governo; il film è spesso intervallato da finte e improponibili news (il ritiro dalla guerra in Iraq; la grande amicizia tra Bush e Chavez…) e la volontà di intrattenimento puro, con il ricorso a una messinscena però molto fredda e a effetti speciali quanto meno discutibili (il contagio tra umani e alieni avviene tramite una sorta di conato di vomito). Più di tutto però il film appare molto poco lineare e incisivo nella vicenda, con personaggi appena accennati o poco sfruttati (Daniel Craig), alcune sequenze poco giustificate (l’inseguimento in elicottero). Forse il problema sta a monte: la decisione presa dalla Warner di rimontare il film di Hirschbiegel e di affidarlo al regista James McTeigue (‘V per Vendetta’) e ai fratelli Wachowski (quelli di ‘Matrix’) impegnati a dare più adrenalina a un copione evidentemente troppo poco spettacolare. Il risultato è un film poco riuscito, né spettacolare né riflessivo che scontenta tutti, chi è appassionato di sci-fi ma anche chi si sarebbe aspettato un buon film d’intrattenimento. Flop al botteghino.

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