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L’ora di religione

Regia:
Marco Bellocchio
Cast:
Sergio Castellitto, Chiara Conti
Un illustratore ateo riceve con ansia la notizia che sua madre, morta violentemente, sarà fatta beata.
Voto: 6,0



Nato e cresciuto in ambiente cattolico, scappato dall’Università Cattolica alla fine degli anni ’50, Bellocchio ha marchiato la sua filmografia di una forte impronta anticattolica. Affari suoi. Certo che quando si gira un film (finanziato per gran parte coi soldi dello Stato e della Rai), per mettere in ridicolo la Chiesa, abbassata al livello di una mafia locale che canonizza e beatifica per puro merchandising (nella vendita di santini e quant’altro), nel ridicolo rischia di scivolare qualcun’altro. Al di là della pochezza ideologica del film (l’unica obiezione che viene opposta al credente è quella di assicurarsi vigliaccamente, attraverso la fede, un’assicurazione per l’aldilà), l’ora di religione è un brutto film, salvato solo in parte da un grande Castellitto, ma sempre confuso e stilisticamente povero. E’ il primo film che abbia mai visto in cui si sentono con chiarezza due bestemmie.

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