La sposa fantasma
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Massacrato dalla critica americana, La sposa fantasma, tutto sommato, è meno peggio di quel che ci si sarebbe aspettati. Non mancano i momenti morti, le debolezze in fase di sceneggiatura; la “sposa fantasma” Eva Longoria Parker fatica a levarsi di dosso i panni della casalinga disperata; lo scioglimento dell’intreccio è poca cosa e le gag non fanno sempre ridere. E’ un film innocuo e inconsistente ma non volgare, con però dei buoni comprimari tra cui spicca Jason Biggs, ex star della serie di American Pie e qui alle prese disperatamente con fornelli e presine per far innamorare la sua collega di catering. E’ grazie a lui che si ride un pochino. Non è Ghost, ma almeno è più digeribile del recente P.S I love you. Almeno non ci sono lettere e lacrime finte, ma torte e due stronze di prime categoria a contendersi un veterinario. Flop al botteghino. Piatto titolo italiano, ma l’originale era anche peggio: Over Her Dead body.