La strada di Felix
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Felix è un ragazzo felix perché dalla vita ha tutto: ha un compagno dolce da accarezzare, vive avventure a ripetizione, si gode la vita. Felix è il campione della modernità: gode di una libertà assoluta, che gli permette di fare qualsiasi cosa senza render conto ad alcuno, vive alla giornata, e prende le cose come vengono; succhia le persone come fossero dei frappé e quando si stanca, è pronto a passare ad una nuova persona. Felix è un uomo cresciuto senza padri e secondo una concezione fasulla della libertà, per cui si può fare di tutto ma entro certi limiti: Felix è un codardo perché la sua trasgressione alle norme civili (l’omosessualità sfacciata) si ferma laddove proprio le norme mettono i paletti (e infatti Felix si guarda bene dal “corrompere” un minorenne, per quanto la voglia sia grande). Felix è un vigliacco perché non ha il coraggio di approfondire un rapporto, ma si limita al momento, intenso ma soprattutto poco impegnativo. Felix non è un “diverso”, è come tutti gli altri: quelli che progettano di non fare figli per fare le vacanze, quelli che si stancano della moglie perché rompe. Felix non è un uomo. È un animale. Senza coscienza.