Condividi:

Land of the Lost

Regia:
Brad Silberling
Uno scienziato si ritrova catapultato indietro nel tempo
Voto: 5,0

Le premesse erano di tutto rispetto e l’operazione sulla carta poteva avere un senso. In un mondo cinematografico dove il genere avventuroso, un tempo genere principe anche ad Hollywood e da diverse stagioni relegato a pura vetrina anonima di effetti speciali lussuosi, perché non scommettere sulla tradizione di un certo cinema artigianale ma non artefatto, simpatico e non troppo volgare ? Insomma, guardare più a Ritorno al futuro e meno alla pochezza di film come Pirati dei caraibi e Il mistero dei templari. Questa la mission di Silberling, regista scostante (è suo Lemony Snicket ma anche Moonlight Mile e City of Angels) e qui anche produttore esecutivo. Il risultato fallimentare ci restituisce una brutta copia di Jurassic Park, con effetti speciali mediocri e soprattutto una vicenda che davvero non sa che strada prendere. Will Ferrel, comico di successo in patria, ma che da noi ha sempre avuto difficoltà a sfondare, prova a rivitalizzare una storia anonima con gag di grana grossissima che non sfigurerebbero in uno dei tanto vituperati cinepanettoni nostrani. Accanto a lui due spalle di basso livello, Jorma Taccone nei panni di un improbabile ominide irsuto e Danny McBride a impersonare un addetto a un parco giochi suo malgrado compagno di sventure dello scienziato, sono più volgari che simpatici. Anche se a lasciare ancora più perplessi è la presenza tanto assurda quanto poco inquietante e ancor meno divertente di un marziano che quanto ad abbigliamento e rappresentazione sembra uscito da una puntata di Star Trek. Insomma, poca roba e quel che c’è brilla, si fa per dire, di una volgarità ostentata e che di certo non ha aiutato il film a farsi apprezzare dal pubblico a cui dovrebbe essere rivolto, famiglie e bambini e che in effetti hanno preferito altro. Il film è stato un flop fragoroso al botteghino, in Italia dove praticamente non è nemmeno uscito, ma anche all’estero.

Vai a "I film"