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Matrix reloaded

Regia:
L. e A. Wachowski
Cast:
K. Reeves, L. Fishburne
Nuove avventure per Neo e compagni, impegnati a salvare l’unica città degli uomini dall’attacco degli agenti di Matrix.
Voto: 6,0



Che il primo Matrix abbia condizionato enormemente l’immaginario cinematografico e non solo, è arcinoto a tutti: cinema, videogames, videoclip e mezza televisione hanno risentito di quello che è stato un film spartiacque sotto il profilo degli eccezionali effetti speciali. Certo, la storia non era priva di buchi ed ambiguità, e il fondo religioso che aveva mandato in brodo di giuggiole mistici dello sguardo, era in realtà un accattivante pastiche di classicità, religioni, relativismo e scenari apocalittici. Matrix 2: la vendetta (anzi, la ricarica), è decisamente più spettacolare e più coerente. Molta azione, molta suggestione, parecchi riferimenti, anche abbastanza colti, al mito classico (la dialettica Cronos/l’architetto e l’oracolo/Rea). Si sciolgono molte delle ambiguità del primo episodio (in particolare l’incongruenza dell’oracolo, voce del vero, ma residente in Matrix) e si approfondisce la psicologia di qualche personaggio. Ma la storia (che i registi – nonostante la comune origine polacca - giurano di non avere scritto in collaborazione con il Santo Padre) è quasi solo un pretesto per le meraviglie del digitale: botte da orbi ad una velocità incredibile, inseguimenti mozzafiato avvolti in un ritmo da infarto che fa spesso dimenticare parole, opere e omissioni. E anche se l’impressione, a volte, è quella di trovarsi davanti ad un remake dark di qualche film con Bud Spencer e Terence Hill, il film scorre che è una bellezza, grazie ai due androgini protagonisti, la splendida Carrie Ann Moss e l’emaciato Keanu Reeves. Difetti ? Due, imperdonabili anche per il fan più clemente: la Bellucci nel ruolo, fortunatamente minore, di Persefone e la pessima scelta di farla doppiare da sé. Il suo accento di Città di Castello stonerebbe anche in un film muto.

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