Condividi:

Mediterraneo

Regia:
Gabriele Salvatores
Cast:
Diego Abatantuono, Claudio Bisio
Nel 1941 una pattuglia dell’esercito italiano viene mandata a presidiare una sperduta isola dell’ Egeo: tagliati fuori dal mondo per tre anni, i soldati si dimenticano della guerra familiarizzando con la gente del posto.
Voto: 5,0



Sopravvalutatissimo film del più veltroniano dei registi italiani, Gabriele Salvatores, Mediterraneo è una falsa quanto amorale storia di libertà e di amicizia. Dedicato “a tutti quelli che fuggono”, dovrebbe essere una riflessione sui valori perduti di un’intera generazione (quella post ’68 di Salvatores e compagni), ma si risolve in un irritante elogio del disimpegno e dell’indifferenza, fornendo per lo più come modelli di amicizia e compagnia, squallidi buffoni dal muso buono che sprecano il tempo scambiandosi donne, liquori e opinioni. Disperato, irragionevole e con un finale tutto chiuso in un sentimentalismo sterile. L’Oscar vinto nel 1991 odora di accordi sotto banco. Forse Aldo, Giovanni & Giacomo non vinceranno nessun premio, ma il loro ultimo film, Chiedimi se sono felice, se non è un capolavoro, mostra nella sua semplicità almeno un’idea sana e normale di amicizia: tre amici, un tradimento, una frattura forte, un amico che rimprovera aspramente l’altro di avergli soffiato la donna. Fino a qualche anno fa, una vicenda del genere poteva essere percepita come una banalità sconcertante, ma adesso, in pieno regime tollerante, anche la frase più scontata diviene politicamente scorretta.

Vai a "I film"