Mission impossible 2

Il sequel di Mission Impossible commissionato da Hollywood a John Woo è una mezza delusione: costruito quasi interamente con l'apporto di effetti speciali costosissimi (memorabile la scena della palestra di roccia), il film non aggiorna in nulla l'action movie tradizionale, ereditandone anzi le pecche più vistose (buchi di sceneggiatura più o meno raffazzonati, scarso approfondimento psicologico dei personaggi principale...) e, come se non bastasse, aggiugendovi una storia d'amore melensa quanto improbabile tra un Cruise più anonimo che mai e la bellona di turno. Più vicino alla serie degli 007 peggiori (quelli interpretati da T. Dalton e P. Brosnan) piuttosto che al film di De Palma, resta, come magra consolazione, il duello motociclistico e quella che ormai è un po' la firma di Woo per i suoi film: un rapporto ambiguo tra i personaggi maschili, (i due "cattivi") centrato in un gioco di sguardi e di sospiri particolarmente inquietante.