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Momo-Alla conquista del tempo

Regia:
Enzo d’Alò
Momo, dolce e timida bambina, crede di aver trovato dei nuovi amici ed una casa tra le rovine di un antico anfiteatro. Un giorno però, improvvisamente, si imbatte nei Signori Grigi, una banda di diabolici esseri che ha lo scopo di rubare il tempo agli uomini.
Voto: 7,0



Era uno dei film migliori usciti sotto Natale, ma pochi l’hanno visto, intruppati dal battage ipnotico dei potenti e da media servili che sembravano aver imparato il solo nome di un maghetto. Eppure, Momo vale. Eccome. E non solo perché Enzo D’Alò di animazione ci capisce (sono suoi anche La freccia azzurra e il bellissimo La gabbianella e il gatto). Nemmeno perché il film prende le mosse dall’omonimo romanzo di Ende (quello de La storia infinita, tanto per intenderci), rispettato quasi totalmente. Ma vale soprattutto perché è uno di quei pochissimi casi in cui il cinema fa parlare i bambini. Appartiene a loro la percezione solare del mondo, il linguaggio per immagini, le coloratissime fantasie giocose. E’ per loro questo film sorprendente, in grado di affascinare anche i grandi con un linguaggio semplice ma carico di segni e di sostanza: il valore del tempo, la libertà della persona, le insidie di un Potere fatto di ragione, l’importanza del Destino. E’ questa la vera magia.

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