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Monster

Regia:
P. Jenkins
Cast:
C. Theron, C. Ricci
La vera storia di Aileen Wuornos, serial killer condannata a morte negli Stati Uniti nel 2002.
Voto: 5,0



Il film che ha fruttato l’Oscar come migliore attrice protagonista a Charlize Theron, è un thriller basato su una storia vera: la storia di Aileen Wuornos, condannata a morte nel 2002 da un tribunale degli Stati Uniti d’America per una lunga catena di omicidi. Si ricostruisce, seppur per sommi capi, non solo il possibile movente (la disperazione di una donna rinnegata dal mondo) ma anche la vita “privata” della Wuornos, e in particolare l’amore, ricambiato, per un’altra emarginata, Selby (interpreta da Christina Ricci). Diretto da una esordiente donna, il film non sempre centra gli obiettivi prefissati, dare una cornice umana ad un brutale fatto di cronaca nera e costruirne intorno un thriller ad alta tensione: da un lato il personaggio interpretato dalla Theron, che per l’occasione si è fatta imbruttire ed è ingrassata di qualche chilo, non può non colpire, per la disperazione profonda e definitiva che sembra definire la sua vita, dall’altro però manca un adeguato affondo sul personaggio il cui mondo interiore non viene mai affrontato con profondità. Così come mancano, ed è questa la colpa più grave per un film che vuole anche proporsi al grande pubblico, ritmo, tensione e colpi di scena incisivi. Un film scritto piuttosto male in cui non convincono i troppi scompensi narrativi: si entra subito in medias res con l’incontro tra le due protagoniste liquidato in tutta fretta per passare alla descrizione metodica della lunga catena di omicidi per caso perpetrati dalla Wuornos, per arrivare infine ad un epilogo che dice poco e non risolve nulla. Notevole prova delle due protagoniste (la sempre più promettente Christina Ricci piuttosto della Theron troppo spesso sopra le righe). Dopo un film del genere, viene comunque da chiedersi quanti miracoli faccia il trucco di oggi. In un verso o nell’altro.

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