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Mystic river

Regia:
C. Eastwood
Cast:
S. Penn, T. Robbins
Tre amici d’infanzia si ritrovano anni dopo davanti per una circostanza terribile: la morte della figlia di uno di loro.
Voto: 8,0



Ormai Clint Eastwood ci ha abituati a capolavori: film come Gli spietati o Un mondo perfetto hanno infatti lasciato un segno indelebile nel cinema recente e nella nostra memoria, per il modo doloroso di rappresentare la Storia e trattare la Persona. E per l’amore grande che Eastwood nutre per il cinema. Proprio lui, che agli esordi come pistolero veniva sbeffeggiato da critici malevolei, per le sue presunte mediocri capacità interpretative, ora è diventato quello che è: uno dei più grandi e solidi registi di Hollywood. Merito sicuramente dei maestri che diressero Eastwood in tanti anni di cinema e di film (primi fra tutti i grandi Sergio Leone e Don Siegel), e ancor di più merito di anni di “gavetta” prima come attore e poi come regista di film sempre più rocciosi e riusciti. Mistyc River è un capolavoro, fors’anche più dolente e cupo dei precedenti lavori di Eastwood. Tre amici sono rimasti segnati da un ferita profonda che dovettero subire nell’infanzia. Si ritrovano anni dopo, uniti nel dolore per l’omicidio efferato della giovane figlia di uno di loro. Ma forse è solo il Destino che li ha voluti riunire, per portare a termine ciò che tanti anni prima era stato iniziato. Un film dal sapore biblico dove vendetta e perdono, peccato ed innocenza, passione e morte, destino e libertà si rincorrono come in un romanzo della O’Connor o di Steinbeck. L’incipit sembra un lungo omaggio a Stand By Me – Ricordi di un’estate, ma il cuore è quello della tragedia classica. Ovvero quello dell’uomo. Un film perfetto, senza sbavatura, scritto e diretto con intelligenza. Strepitoso il cast.

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