Silent Hill

Silent Hill è un buon horror, uno dei migliori tra quelli tratti da videogames. Cristophe Gans (Il patto dei lupi) gioca più sulle atmosfere che sugli effettacci (che pure non mancano, specie nella seconda parte), e il film mette i brividi e può piacere ai cultori del genere. Ma non mancano le ambiguità e le assenze. Quando si ha in mente di fare un horror bisogna avere chiaro che cosa fa paura e che cos’è (o chi è) il bene. Qui c’è solo la descrizione nei dettagli del male e nemmeno uno straccio di qualcosa di alternativo. Da una parte, una setta pseudo cristiana moralista e giustizialista che scuoia i peccatori per eliminare il peccato. Dall’altra, il diavolo e le sue creature mostruose.