Tattoo

Dalla Germania un thriller malsano e "cattivo" come da tradizione del cinema di lingua tedesca. Un viaggio disperato di due poliziotti verso la follia e il morboso, dove nulla è risparmiato, tutto viene fatto fastidiosamente fatto vedere (come l’autopsia su di un cadavere carbonizzato, all’inizio del film), nulla viene suggerito, forse per una forma di narcisismo dell’autore, più probabilmente per battere sugli istinti più bassi degli spettatori ed accattivarseli. Al di là del piglio crudo e, spesso gratuito, il film dice ben poco rispetto ad un genere, il thriller, da qualche anno decisamente inflazionato: il colpo di scena finale è veramente poca cosa e il finale tutto ambiguo fa più arrabbiare che inquietare. Regia e cast, giustamente, sconosciuti.