The Guilty - Il colpevole
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Strano ma vero: The Guilty funziona, e bene per giunta. Il film su cui non avremmo scommesso una lira per ovvi motivi (titolo orribile, cast debole), si rivela un B-movie più che dignitoso. Prodotto da una casa indipendente dallo strapotere delle major e girato in economia tra il Canada e gli Stati Uniti, il film di Waller ha la sua forza nel ritmo e in un continuo crescendo di tensione che, per un’ora e mezza abbondante, inchioda alla sedia lo spettatore. Si parte con la più classica delle storie – il ragazzo scapestrato che si mette in cerca del padre che non ha mai conosciuto – per passare alla storia d’amore (l’avvocato e la segretaria; il figlio e la stessa segretaria), passando per il thriller più reso, e finendo nel dramma familiare e giudiziario. Una vera e propria tragedia, infossata nel cinismo e nell’indifferenza quotidiana, dove tutto è fatto di intrighi, doppi giochi e scorrettezze. Pullman – da non confondersi con l’omonimo mezzo di trasporto specializzato per gite di infanti e/o pensionati – è uno dei pochi attori ad avere il carisma di un comodino e, contemporaneamente, una espressione per ogni ruolo. Sempre la stessa.