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Un matrimonio all’inglese

Regia:
Stephen Elliot
Il matrimonio misto tra una bella americana spiantata e il ricco rampollo di una famiglia inglese genera scompiglio.
Voto: 7,0

Commedia molto pungente e gustosa, se non altro per alcune buone situazioni e la bella prova di tutto il cast, tra cui impressiona soprattutto Jessica Biel, elegante e sfacciata al tempo stesso, nei panni della bella americana, libera e al passo coi tempi, costretta a lottare con le convenzioni borghesi. Siamo negli anni ’30 e nella campagna inglese sempre uguale a se stessa arriva un uragano di nome Larita, splendida, anticonformista bellona di Detroit. Il film è tutto qui: è il racconto di un duello all’ultimo sangue tra la Biel e la suocera, quell’altra grande attrice che risponde al nome di Kristin Scott Thomas, algida signora delle fredde lande britanniche. L’australiano Stephen Elliott è un regista dal curriculum bizzarro: ha alle spalle un paio di film diversissimi tra loro. Priscilla, regina del deserto e quello strano oggetto non bene identificato che è The Eye - Lo sguardo. Qui si trova a suo agio adattando anche come sceneggiatore una pièce di Noel Coward che aveva ispirato già un giovanissimo Hitchcock per il suo Fragile Virtù. I risultati sono notevoli: il film, pur doppiato in un modo molto piatto, ha ritmo, verve e riesce a divertire in maniera arguta senza volgarità. Si stempera il dramma tra le risate a denti stretti; si avverte con una certa nostalgia l’eco del grande cinema del passato, dove gli effetti speciali erano principalmente volti e parole. Un’operazione nostalgia molto elegante per un film molto curato nei dettagli, nella scrittura, nell’elaborazione delle scene. Sembra un vecchio film senza che il tutto diventi un’operazione vacua fine a se stessa.

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