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Vanilla sky

Regia:
C. Crowe
Cast:
T. Cruise, P. Cruz
In un ospedale psichiatrico un giovane uomo di successo cerca di ricordare, con l’aiuto di un medico, il proprio efferato delitto.
Voto: 2,0



Cosa si può dire di Tom Cruise, senza incorrere nelle querele dei potenti? Poco. Certo, Cruise non è mai stato un buon attore. Lo sanno anche i muri. La sua carriera, al contrario della ex moglie, che da anni gli bagna il naso, degrada malinconicamente verso le stupidaggini, a parte Kubrick. Come sex symbol, sembrano finiti i bei tempi, e il pubblico femminile pare preferirgli gente di maggior "statura". Ma lui non molla, improvvisandosi anche produttore. Del resto, il naso non gli manca. Produce The Others, e gli va bene. Produce e interpreta Vanilla Sky, ed è uno schifo. Cerebrale, volitivo, insulso, volgare, presuntuoso, illogico, noioso, inutile, sono solo alcuni aggettivi che vanno bene ad entrambi, produttore e prodotto. In più, una coppia di attrici (la bionda e la bruna, delle quali una infinitamente più incapace dell’altra: indovinate pure chi) che non sfigurerebbe solo a Sanremo. E, come valore aggiunto, un regista mediocre che, per aver azzeccato due mezzi film, pensa di fare il bello e il brutto tempo citando mostri sacri del cinema (Truffaut) e della musica (Dylan e, Dio lo perdoni, Springsteen).

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