Ditelo a nuora, perchè suocera intenda
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Dal 20 novembre 2002 su Canale 5 viene trasmessa una campagna pubblicitaria che ha lo scopo di insegnare ai bambini a distinguere tra finzione televisiva e realtà.
Ben venga questa iniziativa, ma mi sono chiesta, quanti adulti "vivono" la finzione televisiva come se si trattasse di realtà?
Conosco una signora che piange per la morte dei protagonisti delle telenovelas, come se venisse a mancare il suo vicino di casa.
Quanti adulti prima di accendere il televisore, scelgono il programma che li interessa consultando una guida ai programmi e se non vi è nulla di loro gradimento, si dedicano ad altre occupazioni?
Quanti adulti stanno di fronte al televisore con uno sguardo attento e critico nei confronti di quanto viene trasmesso?
Con questa campagna pubblicitaria stanno chiedendo ai nostri figli di fare ciò che noi non facciamo.
O i responsabili di questa campagna pubblicitaria, ritengono che i nostri figli siano più sensibili di noi, tanto da ovviare alle nostre carenze, oppure lo stanno dicendo a nuora perchè suocera intenda.
In ogni caso, rivedere il ruolo della televisione all'interno dei rapporti familiari, potrebbe essere un'utile riflessione per tutti.