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Baltazar Porras accusa Chávez di violare libertà pubbliche

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L’Arcivescovo di Mérida, Baltazar Porras Cardozo, mercoledì in Nicaragua, ha accusato il presidente venezolano Hugo Chávez di violare la libertà di stampa, i diritti umani, promuovere la violenza e la polarizzazione politica nei suoi 10 anni di governo.
In Venezuela ogni persona che “dia un’opinione o abbia una visione un po’ diversa è oggetto di beffa, scherno e talvolta, anche di misure di ogni tipo, legali o economiche”, ha assicurato l’arcivescovo in dichiarazioni rilasciate al giornale La Prensa.
Porras partecipa alla XXXII Assemblea del Consiglio Episcopale Latinoamericano (Celam) che si tiene questa settimana in Nicaragua con la partecipazione di 60 vescovi del continente. Secondo il religioso, il Venezuela registra tra 100 e 150 morti settimanali, che restano impuni perché nel paese solo si procede all’indagine quando c’è un “interesse” politico da parte del governo.
Considera che Chávez ha diviso la società venezolana tra “amici e nemici” della sua amministrazione e che la Chiesa è stata posta tra i suoi avversari per difendere i diritti umani dei suoi concittadini. L’“atteggiamento di denuncia (della Chiesa) molte volte dà fastidio” al presidente, ha affermato. Crede che “è molto difficile” che la Chiesa trovi un accordo con il governo venezolano, perché “loro dialogano solo con i loro” e resistono a cambiare la loro visione della realtà.
L’Arcivescovo di Mérida ha manifestato inoltre, il suo disaccordo con le pretese di Chávez di “legalizzare” le sue azioni con leggi che non apportano “il benessere collettivo”.
“Agire legalmente è agire eticamente, e non è così. Sappiamo che le leggi, perché abbiano etica, devono far parte di un consenso popolare, perché offrano quel benessere collettivo che è la ragione di essere di qualsiasi legge civile”, enfatizza Porras.
Secondo la stampa, il prelato si è riferito ai problemi che affronta Globovisión con il governo per aver informato (la rete) su un terremoto prima dei mezzi ufficiali e la minaccia fatta domenica scorsa da Chávez di applicare sanzioni ai mezzi che incitino all’“odio e alla guerra“.

Via Agence France-Presse

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