Condividi:

I mezzi di comunicazione in Venezuela

Fonte:
CulturaCattolica.it
Cari amici,
è arrivata l'ora in cui il mondo intero deve volgere la sua attenzione sul Venezuela di Chavez!
Solo se vengono pubblicate le nostre notizie, sui vostri siti, potremo forse far sapere la verità
Tutta la stampa internazionale è "comprata" a furia di petrodollari sborsati direttamente dalle casse dello stato.
Ecco a voi la traduzione del discorso del direttore generale di una rete televisiva venezuelana, dinanzi alla Società Inter Americana di Stampa.
Cordiali saluti.

ContraPeso.info, l'ottobre scorso ha presentato il discorso di Marcel Granier alla Società Inter Americana di Stampa. É stato preso da Venezuela News and Analysis, dove può essere trovato il discorso completo. Granier è il direttore generale di Radio Caracas Televisión in Venezuela.

La distruzione sistematica dello stato di diritto in Venezuela

1. L'esclusione, la paura e il settarismo

Il fatto più antidemocratico che sta accadendo in Venezuela è l'utilizzo dell'esclusione, la paura e la forza militare come politiche di Stato per sottomettere i cittadini alla volontà di Hugo Chávez.

Il presidente si vanta di governare solo per un gruppo di venezuelani, ai quali esige fedeltà incondizionata e assoluta in cambio di regalie. Chi non è d'accordo con lui, deve abbandonare il paese, così come i propri beni e le proprie idee, o dovrà subire l'ira e la persecuzione poliziesca e giudiziale dello stesso autocrate e dei suoi seguaci.

2. La concentrazione del Potere, il militarismo e lo sradicamento del pluralismo


La concentrazione del potere in mano al Presidente e il controllo totale che esercita sui Poteri Pubblici, (Potere Legislativo, Giudiziale, Elettorale, il Tribunale Supremo di Giustizia, le Forze Armate, Registro Pubblico, Registro di Proprietà Intellettuale e la Banca Centrale), sono inconcepibili in una società democratica.

Le Forze Armate sono diventate un partito politico al servizio di Hugo Chávez. Parallelamente si stanno creando milizie armate indottrinate dal regime.

I partiti politici di opposizione non possono ottenere finanziamento dallo Stato, né da persone od organizzazioni straniere. Se tentano di ottenerlo tra i venezuelani, queste persone subiranno ogni tipo di sanzioni economiche, fiscali, amministrative e penali; oltre ad esporsi alle offese e diffamazioni pubbliche senza controlli. Il pluralismo mano mano si sta sradicando dalla discussione pubblica in Venezuela.



3. Il monopolio della propaganda politica

Il presidente "incatena", quasi tutti i giorni, tutte le reti radio - televisive trasmettendo, senza previo avviso, in modo simultaneo, e senza limite di tempo, i suoi discorsi e arringhe, negli orari di maggiore audience, per esporre progetti di tipo politico o personale, senza diritto di replica.

Quest'anno ha "incatenato" le circa 1.400 reti radio - televisive in 171 occasioni, con una durata media di 27 minuti ognuna.

Inoltre ha realizzato 26 programmi "Aló Presidente", della durata approssimata di 5 ore e 30 minuti e ha dato ordine di ripeterli, o riassumerli, in ben 35 occasioni, con una durata media di 1 ora e 33 minuti ognuna.
Ha disposto così di oltre 2.800 minuti di propaganda. In questo stesso lasso di tempo, l'opposizione ha potuto trasmettere solamente 30 secondi al giorno, durante meno di un mese, attraverso 66 reti. Mentre il Presidente ha disposto di 20.944,000 minuti, l'opposizione democratica ne ha disposti di 825.

4. L'auge delittuosa e l'impunità

Da quando è in vigore questo regime, si sono verificati oltre 50 mila omicidi con l'impunità più assoluta. Ben oltre 6 mila persone sono state "giustiziate", vittime di ciò che il regime qualifica come "regolamento dei conti", con la partecipazione di funzionari ufficiali, o sotto la loro protezione.

Ogni giorno muore un prigioniero nelle nostre carceri. Niente e nessuno può essere indagato, tanto più se ciò può intaccare la buona "immagine" del governo.

La povertà, denutrizione e la disoccupazione sono cresciute in maniera allarmante, con il conseguente calo della qualità di vita, e dell'aspettativa di vita, così come nella misura e peso dei bambini venezuelani. Tutto questo nell'epoca dei maggiori introiti petroliferi e fiscali nella storia del paese.

Il traffico e consumo di droga sono aumentati in modo talmente allarmante che gli USA si sono visti nella necessità di "non certificare" il Venezuela per la mancanza di cooperazione, e per la presunta partecipazione di alti ufficiali delle Forze Armate in dette attività. Il Venezuela è un "santuario" di guerriglieri, terroristi e delinquenti sempre e quando siano a favore della "causa". Molti collaboratori vicini al presidente hanno fedine penali (sequestro, omicidio, furto, truffa, assalto a mano armata, ecc.).

5. Verso l'eliminazione dell'opinione indipendente

In materia di libertà di espressione, la situazione è ogni giorno più preoccupante. Numerosi giornalisti sono perseguitati e sottomessi a processi illegali nei tribunali militari. Mezzi di comunicazione sono perquisiti dalle forze militari per far scomparire foto e altri documenti.

Tutte le aggressioni contro i giornalisti e i mezzi di comunicazione restano impuniti. Le misure di tutela concesse dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani e dalla Corte Interamericana, vengono ignorate o violate. Lo stesso accade per quanto riguarda i casi dei difensori dei diritti umani e delle famiglie delle vittime.

Un giornalista e un editore sono stati assassinati, dopo aver denunciato la partecipazione della polizia e di alti ufficiali della Guardia Nazionale in attività di narcotraffico. Entrambi i casi non sono ancora stati risolti.

Vengono modificati codici e leggi per penalizzare la libera espressione e si chiude l'accesso all'informazione pubblica. È stato creato un ordine pseudo - giuridico per intimidire i giornalisti e i mezzi e forzare l'autocensura, provocando la scomparsa di un importante numero di programmi indipendenti di opinione. Quelli che ancora sopravvivono, svolgono il loro lavoro sotto grandi pressioni.

6. L'attacco contro i mezzi di comunicazione

L'attacco contro la viabilità economica dei mezzi s'intensifica. Sono state create nuove tasse (già quattro solo quest'anno), violando le disposizioni costituzionali. Sono state stabilite limitazioni alla pubblicità, che fanno calare i proventi delle imprese. Vengono dettate norme, regolamenti e provvedimenti che incrementano le spese, intaccando seriamente la capacità di generare introiti.

A questo schema si aggiunge la confisca di spazi nella radio e televisione, per via dell'imposizione di propaganda ufficiale gratuita fino a 70 minuti alla settimana, e la concessione obbligatoria di 5 ore e mezza al giorno (tra le 17.00 e le 23.00), a delle produzioni designate e imposte dal governo.

In materia di programmazione, le normative sono inintelligibili, costosissime e permanentemente soggette a cambiamenti. L'ambiguità di queste normative, la discrezionalità del funzionario politico che le applica e l'importo sproporzionato e rovinoso delle sanzioni che può applicare detto funzionario, sono gravissimi ostacoli all'esercizio delle libertà di pensiero, espressione e informazione in maniera indipendente.

I quotidiani amici del regime, usufruiscono fino a 27 pagine giornaliere di propaganda ufficiale, con un prezzo di addirittura US$ 6.000 ognuna. Le reti televisive amiche percepiscono milioni di dollari annui per i modelli pubblicitari. Quelli che cercano di mantenere la loro indipendenza, ricevono una minima frazione nel migliore dei casi. Molti sono quelli che non ricevono niente.

7. La tenuta "Chávez" e i suoi ostaggi

Il Venezuela è diventato la tenuta personale di Hugo Chávez, dove lui mantiene sequestrata, contro la sua volontà, più della metà della popolazione venezuelana, senza rendere conto a nessuna istituzione, e tanto meno alla gente, sulle dispendiose spese che sostiene, né sui regali e donazioni che realizza, né sui capricciosi "investimenti".

Ha fatto approvare certe leggi che gli permettono di evitare il controllo sulla gestione pubblica e altre che mettono sotto il suo comando personale, unico e diretto, le Forze Armate Nazionali, così come le Forze paramilitari che ha creato.

Nessuna denuncia di corruzione pubblica viene indagata. L'immensa maggioranza degli organismi pubblici e delle imprese dello Stato non possono essere additati.

La corruzione, la delinquenza organizzata, il narcotraffico, il lavaggio di denaro, l'estorsione e il sequestro dei beni e di persone crescono in modo esponenziale in questo clima di rapacità selvaggia, che il Presidente promuove con il suo discorso violento e proteggendo in modo sfacciato, il suo proprio beneficio, quello della sua famiglia e dei suoi più stretti collaboratori.

A questo bisogna aggiungere i sequestri di fabbriche e di terre in piena capacità produttiva, per consegnarle a enti governativi senza il dovuto processo giudiziario.

Questo schema personale metà neofascista e metà neo comunista è, oltretutto, esportato impunemente a tutta l'America latina.
É ora che la comunità internazionale presti maggiore attenzione a quello che sta succedendo in Venezuela.

Vai a "Non dimentichiamo il Venezuela"