Il Vaticano appoggia i vescovi del Venezuela
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Via Notimex
Il Vaticano oggi ha avallato il pronunciamento che questo fine settimana hanno pubblicato i vescovi del Venezuela contro la riforma costituzionale presentata dal mandatario di quel paese, Hugo Chàvez.
“I prelati considerano moralmente inaccettabile la riforma perché vulnera i diritti del sistema democratico, mette in pericolo la libertà e la convivenza sociale”, ha indicato un comunicato della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.
La nota riporta alcuni frammenti dell’esortazione dei prelati sudamericani intitolata “Chiamati a vivere in libertà” dove qualificano negativamente l’ iniziativa legale presentata al Parlamento da Chàvez lo scorso 15 agosto.
In quella data il mandatario ha consegnato al potere Legislativo un progetto per modificare 33 articoli della Carta Magna. Tra i cambiamenti si prevede l’estensione del periodo di governo presidenziale da sei a sette anni con la possibilità di rielezione indefinita.
Il bollettino vaticano di lunedì riporta “preoccupazione” dinanzi a quella proposta, il cui punto centrale, dice, sarebbe fare del Venezuela uno “Stato socialista” invece di uno “Stato democratico e sociale di diritto”, come attualmente si definisce.
“Questo limita la libertà dei venezuelani; si incrementa eccessivamente il potere dello Stato, si elimina la decentralizzazione e il governo controlla moltissimi spazi della vita cittadina”.
“(In quel sistema) - aggiunge - lo Stato e il suo governo diventano oppressori della società, limitano la libertà personale e l’espressione religiosa, causano un gravissimo deterioramento dell’ economia, producendo una povertà generalizzata”.
Secondo i vescovi, il progetto presentato “per la sua radicalità” va più in là di una riforma perché esclude i settori politici e sociali del paese che non sono d’accordo con lo Stato socialista oltre che restringe le libertà.
Dopo la pubblicazione del documento dell’episcopato venezuelano, Hugo Chàvez ha fustigato la gerarchia cattolica nel suo paese, indicandola come colpevole di “favorire l’autoritarismo e approfondire la polarizzazione”.
In una trasmissione tv domenica scorsa, ha qualificato come una “vergogna” il comunicato dei vescovi definendoli “moralmente inaccettabili”.