Supplica alla neo deputata dell’Unione Marisa Bafile
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Gentile Signora,
mi perdonino i fondatori della Repubblica Italiana se oggi, anno di grazia 2006 mi permetto inviare una “supplica”, usanza molto in voga ai tempi di pulcinella o ”franceschiello”. Però come far giungere la nostra voce a coloro che dall’alto di palazzo Madama affermano che il miglior futuro dell’Italia è il cammino rivoluzionario allo stile chavista? Molte sono state le note, le lettere aperte, gli articoli senza risposta per cui “LA SUPPLICA”.
Due figure privilegiate nel nuovo governo Prodi sono i Signori Bertinotti e il suo prode scudiero deputato Caruso, il quale ha suggerito che la successione del Presidente Ciampi sia per un ex comunista che, secondo parole poi dello stesso Bertinotti e di Caruso, dovrà aprire il cammino o meglio il “ponte fra il governo e il popolo”.
Gentile Signora, in una sua intervista pubblicata nel “Nacional” giornale di prima linea in Venezuela, Lei afferma di aver raggiunto un alto indice di voti utilizzando durante la sua campagna, la necessità assoluta di riconoscere agli italiani residenti all’estero lo stesso trattamento pensionistico e sociale dei cittadini che risiedono in patria. Eccellente!!! Da ben cinque anni attraverso i nostri articoli stiamo spingendo in tal senso e unicamente il Partito Liberale ha raccolto la nostra voce. Strano ma vero, oggi l’Unione all’estero ne fa un vessillo. Ci auguriamo abbia miglior fortuna soprattutto perché:
Qui in Venezuela dove il regime di Hugo Chavez ha ricevuto in sette anni ben 500.000 milioni di dollari per esportazioni di greggio, l’assistenza sociale è ridotta ai minimi termini, tale come avviene nei più poveri paesi africani. Ospedali senza né mezzi né medicine, medici disperati per non disporre delle attrezzature indispensabili, strutture fisiche, cioè costruzioni, in pieno stato di abbandono, feriti e pazienti trasportati da un centro assistenziale a un altro in attesa di morire dentro le ambulanze. È forse questo che vogliamo per l’Italia??? è questo a cui aspirano i pensionati ai quali l’unica assistenza possibile è quella dello stato?
Qui in Venezuela, gentile Signora, si è scatenata una lotta inizialmente politica che ha contagiato tutta la popolazione, giorno dopo giorno, esecuzione dopo esecuzione, cadono cittadini di ogni tipo, sesso, età, condizione sociale, sotto la mannaia della delinquenza organizzata la quale nei sette anni del governo rivoluzionario di Chavez ha falciato la vita di 68.000 cittadini i quali forse superano in numero i caduti della tanto criticata guerra in Irak. È questo a cui aspira il Signor Bertinotti al comando della nave ”Unione” sicuramente diretta solo con la mano sinistra e per un corsaro con la benda sui due occhi giacché non riesce a distinguere fra uno stato democratico secondo il concetto più moderno dell’identificazione politica e uno di ispirazione castrista con evidenti tracce di teocratismo, oggi solo ancora in vigore nella sfortunata America Latina e in alcuni paesi islamici.
Una differenza spero esista tuttora fra Lei, il Signor Bertinotti, il deputato Caruso e uomini come coloro che appartengono al clan dei gerarchi bolivariani, la coscienza.
Questi ultimi, i mal definiti bolivariani e meglio identificati come neo-castristi, hanno creato una macchina destinata a distruggere una nazione iniziando dalle sue più profonde radici. Chi può dimenticare gli attacchi alla statua di Cristoforo Colombo o alle statue della Madonna, che hanno fatto parte per decine di anni del patrimonio artistico della nazione sud americana? Chi può dimenticare l’eterna processione dei fantasmi di coloro che giustiziati per la violenza propugnata da un regime, oggi vagano insepolti nei cimiteri urbani di questa disgraziata nazione?
E la giustizia? Quale giustizia mi chiedo, se un’altissima percentuale dei crimini più terrificanti sono commessi da membri attivi delle forze dell’ordine, polizia, guardia nazionale o appartenenti all’esercito nazionale. Crimine e impunità, due prodotti della rivoluzione neo-castrista importata e oramai tristemente radicata in Venezuela
Mi creda gentile Signora, la mia supplica era solo destinata a sapere se la coscienza del Signor Bertinotti o del deputato Caruso potranno superare i milioni di lacrime che saranno l’unico ricordo di questo triste regime. Se la risposta sarà “SÌ” dovrò riprendere la mia unica eredità, la valigetta modesta di emigrante e rompere il sogno di un biglietto di ritorno, di un rifugio anche solo temporale per poi reiniziare la lotta della libertà.
Se la risposta sarà “NO” la prego me lo faccia sapere per poter sognare ancora con un’Italia libera e giusta e soprattutto lo faccia sapere al Signor Bertinotti al quale auguro possa rettificare il più rapidamente possibile le dichiarazioni rilasciate al GIORNALE, dichiarazioni che riporto in calce.
Venezuela oggi alleata militarmente ed economicamente con l’Iran si prepara a difendersi da una invasione... sic?? nord americana e ad aiutare gli iraniani in caso siano attaccati da forze straniere a causa dei conosciuti problemi su possibili armi nucleari. Uno dei punti della campagna è stato giustamente quello delle nostre truppe in Iraq e del loro prossimo rientro, saranno gli italiani preparati a mandare i loro figli ad una guerra in difesa degli iraniani così come Hugo Chavez ha preparato un milione di riservisti equivalenti alle arcinote SS naziste o ai ”bombers” palestinesi o iraniani, o irakeni, o sauditi solo attenti alla voce del leader politico?
La prego Signora, ci pensi profondamente e credo sia sufficiente una vista panoramica di ciò che la circonda attualmente per rendersi conto del tremendo pericolo nel quale si trova oggi l’Italia.
Maria Luz FdC
Ottenuto il via libera per la presidenza della Camera, Fausto lancia la via sudamericana per la ‘rinascita’ del Paese. E il suo deputato Caruso chiede una maxi amnistia.
TITOLO: Bertinotti dà la linea a Prodi: fai come Lula.
Sommario: Il capo del Prc indica i suoi modelli di governo: il leader brasiliano e Chavez. E per il dopo-Ciampi propone un ex Pci.
A pagina tre, secondo ‘Il Giornale’: ‘‘L’Unione - ha detto Bertinotti - dovrà essere il ponte tra il governo e il popolo, si dovrà favorire la costituente di un popolo. L’ispirazione riformatrice dell’Unione dovrà favorire l’individuazione di una nuova fisionomia di società da trasmettere al Paese’.
‘Il Giornale’ prosegue così, riferendo in modo un po’ riassunto e un po’ virgolettato le dichiarazioni di Bertinotti, nello stesso articolo: E dagli esempi, pur contraddittori di Lula in Brasile e Chavez in Venezuela si dovrà prendere senz’altro ‘la capacità di suscitare energia, l’idea della rinascita, della ricostruzione di un popolo (...)’.
(‘Il Giornale’ pubblica, sempre a pag. 3, foto e brevi biografie di Lula e Chavez).