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Venezuela: Lezioni di Dio

Fonte:
CulturaCattolica.it
Riceviamo questo contributo del Card. Castillo Lara, a proposito di quanto accade in Venezuela

Dinanzi alla disastrosa situazione in cui ci hanno portati gli otto anni di questa dittatura rivoluzionaria, viene spontaneo domandarsi: Perché ci si è abbattuta addosso una simile disgrazia?
Gli analisti politici l’attribuiscono ai malgoverni precedenti. Ma, da un’altra ottica, vorrei insinuare che si tratta di una lezione che Dio ha voluto impartirci.
Dio, creatore dell’universo, è il Signore della storia. Continua, nella Sua Divina Provvidenza, a rispettare la libertà concessa agli esseri umani, ma intervenendo discretamente quando lo ritiene necessario.
Nel nostro caso, ha voluto darci una lezione dalla quale spera che ne sappiamo ricavare utili e validi insegnamenti.
Il Venezuela è forse la nazione dell’America Latina più favorita da Dio per i suoi innumerevoli doni. Gode di una privilegiata situazione geografica, aperta alle più importanti comunicazioni. Dio le ha dato una natura varia, con ampie coste, fertili pianure, acqua in abbondanza, elevate cime, etc. È stata dotata di ingenti e svariate ricchezze, specialmente di giacimenti petroliferi quasi inestinguibili, che sono i primi al mondo. E conta - come il fatto più importante e di valore - una popolazione intelligente, lavoratrice, buona e generosa.
E allora, perché la lezione?... Perché non abbiamo saputo ringraziare né usare in maniera proficua e giusta quei doni di Dio. La nostra patria ha conosciuto una notevole crescita economica che, purtroppo, ha promosso solo alcuni settori e, in contrapposizione, ha aumentato la povertà. In questo sviluppo economico si è reso palese, da parte di molti, un marcato egoismo che li ha portati a rinchiudersi nell’ambito prettamente personale o familiare, dimenticando completamente di fare partecipi dei propri successi i più poveri.
L’eccezione l’hanno costituita solo alcuni (purtroppo pochissimi) che hanno saputo utilizzare le loro ricchezze per creare nuove fonti di lavoro e portare benessere e progresso ai poveri.
L’istruzione - tradizionalmente aperta a tutti - è stata, in molti ambienti, deficitaria e incapace di offrire l’indispensabile al cittadino, perché sapesse compiere i suoi doveri ed esigere i suoi diritti, così come trovare un lavoro degno da permettergli di assicurare la sua sussistenza.
È fallita inoltre e in primo luogo, la famiglia. Il libertinaggio ha riempito di figli il ventre di migliaia di ragazze e donne senza offrire loro un ambito familiare propizio a una minima educazione alla vita. Tra gli adulti, sono proliferate le unioni libere e irresponsabili che hanno lasciato numerosi figli senza padri e, quindi, carenti di educazione paterna. Questa paternità irresponsabile ha propiziato l’abbondante crescita della popolazione, specie quella marginale, che invece di formare cittadini per la patria offre, a volte, candidati alla delinquenza.
A tutto quanto già riferito, si aggiunge una dolorosa prova: la perdita quasi completa dei valori etici fondamentali in una considerevole parte della società. Tra questi valori tracollano la dignità della persona umana, il rispetto alla vita e alla proprietà, il culto alla verità, il rispetto dell’autorità legittimamente costituita, etc. Tutti valori che, legati come sono a Dio creatore e giudice, si acquisivano attraverso l’educazione religiosa, così scarsa nei nostri giorni.
Da qui, alle mancanze indicate, dobbiamo aggiungere, per non pochi, la perdita o indebolimento della fede in Dio e nella Chiesa. Il conseguente abbandono della pratica religiosa e forse, della fede stessa, è estremamente pericoloso. Mi azzardo a segnalare che la domenica non raggiunge il 5% il numero dei cattolici che assistono alla celebrazione dell’Eucaristia e all’ascolto della parola di Dio.
In conclusione: Soffrendo gl’innumerevoli soprusi di questa rivoluzione e pensando ai circa centomila connazionali assassinati durante gli otto anni di dis-governo, dobbiamo imparare la lezione. Non è cosa facile, né si impara in una settima, ma bisogna pur cominciare.
Già il renderci conto che Dio ci chiede un cambiamento, un miglioramento della condotta personale, è segno di aver assimilato e appreso la lezione.
Che la Divina Pastora, Ausiliatrice dei cristiani, ci aiuti ad assimilare del tutto questa lezione, per migliorare il Venezuela, affinché possiamo recuperare completamente la libertà.

Cardinal Castillo Lara

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