Catania e il minestrone
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Molti anni fa, avrò avuto sei o sette anni, stavo in cucina e non ricordo per quale motivo papà mi sgridò, io me ne andai in corridoio e sul vetro di una finestra appannato dal vapore acqueo della pentola che bolliva sul fuoco, con l’indice scrissi: “abbasso papà” con una bella W rovesciata, poi me ne scordai e tornai alle mie occupazioni.
Il giorno dopo, mentre bolliva il minestrone, il vapore acqueo fece riaffiorare la scritta della sera prima di cui mi ero scordata.
Io non sapevo perché, ma mia madre che l’aveva vista affiorare sul vetro mi diede una sonora lezione a suon di botte.
Imparai che quel tipo di protesta non portava buoni risultati e non se ne fece più nulla.
Invece sui muri del nostro paese dilagano le scritte pro-ultras e contro la polizia.
Livorno, Piacenza, Bologna, Palermo e Roma: «Giuliani è stato vendicato»
Firmato «Acab» (acronimo inglese che sta per “all cops are bastards”, tutti i poliziotti sono bastardi).
Del resto in Italia a Giuliani che con il dovuto rispetto che si deve ai morti, non stava portando a spasso il cane, ma lanciando un estintore verso un poliziotto, hanno intitolato una sala riunioni al Senato, ed ora stiamo qui a interrogarci su perché le cose non vanno per il verso giusto.
Sia chiaro, non sto istigando alla violenza.
Ma leggi applicate con rigore, sarebbe già un bel passo avanti.