Discriminazione religiosa
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LONDRA - Sospesa dalla British Airways per aver indossato una catenina con un piccolo crocifisso al collo, violando così le regole sull’abbigliamento della compagnia aerea. Nadia Eweida, 55 anni, anglo-egiziana di fede cristiana copta, è stata rimandata a casa dopo essersi rifiutata di togliere la croce, da un’azienda «dove i musulmani e i sikh sono autorizzati a lavorare con i loro turbanti e i loro veli».
DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA - La signora Eweida, che da sette anni lavora per la British, è addetta ai check in all’aeroporto londinese di Heathrow. La decisione dell’azienda, afferma l’ha spinta ora a considerare una denuncia per «discriminazione religiosa» del proprio datore di lavoro, che l’ha sospesa dal servizio per due settimane senza stipendio. «Non nasconderò certo la mia fede in Gesù», ha affermato Eweida. La compagnia aerea ha detto in un comunicato che sulla vicenda è in corso un’indagine interna. (Corriere della Sera)
Dove Sono i cortei in difesa della libertà, interrogazioni parlamentari – indignazioni ed altro?
Chi festeggerà a Natale la festa della neve per non disturbare la sensibilità degli alunni di diversa religione, è consapevole, che la sua cattiva educazione crescerà generazioni incapaci di avere un’identità?
Chi porta la croce al collo dice a chi appartiene, così chi porta il velo, in un paese davvero libero deve esserci la libertà per chi è contrario di dire la sua e per chi è favorevole di continuare ad esporre il segno della sua appartenenza.