La sfida primo round
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Si è consumata martedì 14 marzo 2006 sera la prima delle due "sfide blindate" tra Prodi e Berlusconi.
Dopo il duello le reazioni sono quelle prevedibili, i giornali che parteggiano per il Centro Destra hanno trovato più adatto Berlusconi, chi parteggia o si è già schierato per il Centro sinistra ha trovato Prodi il migliore dei due contendenti, qualcuno li ha trovati morti di sonno tutti e due.
Sono stati oltre 16 milioni gli italiani che hanno visto ieri sera il duello televisivo tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Lo share registrato dalla trasmissione su Raiuno è stato del 52,13%. Reazioni politiche contrastanti al confronto. Per Fassino dei Ds, Prodi ha dimostrato di essere uomo di governo, per Bondi di Forza Italia, Berlusconi è stato più convincente.
Nulla di nuovo nemmeno tra gli elettori, chi vede in Prodi il paladino della correttezza e la persona che sconfiggerà il "Cavaliere ricco" non si fa certo impressionare dalle elucubrazioni scritte nel programma dell'unione dove si punta ad una legislazione:
1.- a favore di pacs i quali sono, lo ricordiamo, matrimoni civili che verranno usati più che altro per "sposare" due persone dello stesso sesso contravvenendo alla disposizione della Legge Naturale che ha fatto "maschio e femmina" proprio per garantire una prole potenzialmente SANA ED EQUILIBRATA.
2.- Si promette un rilancio dello statalismo, il ridimensionamento se non l'abolizione della legge Biagi, la promessa di privilegi a gruppi sindacali e ad imprese incapaci di competizione internazionale, un rilancio delle partecipazioni statali.
Non importa nemmeno che nella coalizione ci siano persone come Caruso convinte che i kamikaze abbiano le loro buone ragioni, che disfare vetrine e incendiare auto sia una forma di protesta da capire.
In fondo va bene così, l'importante è che chi è ricco "perisca", se con lui si porterà dietro la possibilità di un rilancio dell'educazione, la riforma del mercato del lavoro, le politiche per i distretti, la legge sull'impresa sociale, (il "più dai meno versi" e il cinque per mille per non profit e ricerca sono segnali di una giusta direzione)… non ha importanza, perché l'odio per il Cavaliere è più forte ed è risaputo che l'odio annebbia la ragione.